Nel 2023 si celebra il 30° anniversario dell’entrata in commercio della Ford Mondeo. Uscita dai listini europei ad inizio 2022, la berlina nel corso dei suoi ultimi anni di produzione aveva visto diminuire inesorabilmente la sua popolarità a seguito del pesante calo di vendite, per larga parte imputabile alla c.d. “febbre da suv”, tuttavia non v’è dubbio che la Mondeo sia stata per quasi 30 anni una delle auto più importanti del marchio, oltre che un punto di riferimento per l’intero segmento delle berline.
In particolare, a consacrare la fama del modello contribuì le prima serie ed il suo restyling, vetture solide moderne ed affidabili, che incarnavano alla perfezione le esigenze di mobilità della classe media europea, all’epoca affamata di berline veloci ed eleganti. Ad accusare i primi colpi, senza però perdere terreno dalle rivali, fu la seconda serie, auto con cui Ford volle ribadire la “vocazione popolare” del modello, al fine di non farla entrare in competizione diretta con le tedesche premium.
Tuttavia, tale posizionamento non rappresentò una mossa priva di conseguenze, visto che la Mondeo avrebbe così dovuto vedersela con le numerose berline generaliste che nei primi anni 2000 affollavano il segmento.
A decretare però “l’inizio della fine” della Mondeo fu l’avvento dei SUV e dei crossover, verso i quali gran parte di chi in passato aveva acquistato berline generaliste aveva rivolto la propria attenzione.
C’era una volta la Sierra
La Mondeo nasce come erede della Sierra, storica berlina dell’ovale blu, che nel decennio precedente aveva raccolto un discreto successo tra gli automobilisti europei, anche grazie al suo pedigree sportivo ed alle vittorie nel Motorsport.
Rispetto alla Sierra però la Mondeo segnava il passaggio dalla trazione posteriore e motore longitudinale alla trazione anteriore e motore trasversale.
Oltre che per il passaggio al “tutto avanti”, la prima Mondeo ha inoltre il merito di essere stata una delle prime Ford sviluppata, in un’ottica di razionalizzazione dei costi, per essere commercializzata sia in Europa che in Nord America (vedi Ford Contour), secondo quella strategia economica che sarà poi definita “one Ford”.
La vettura, eletta “auto dell’anno” nel 94, fu venduta, oltre che in versione berlina, anche in altre due varianti, station wagon e due volumi e mezzo, con coda più corta dotata di portellone ed il lunotto più ampio ed inclinato.
Notevole la gamma motori da 1,6 a 2,5 litri v6 per un range di potenza da 90 a 170 cv, soglia questa che con il restyling verrà portata a 205 nella versione ST200.
La seconda generazione di Ford Mondeo (anni 2000)
La Mondeo di seconda generazione debutta nel 2000, con una linea totalmente nuova, figlia del corso stilistico introdotto con la best seller Focus.
Oltre al design totalmente rinnovato, la nuova Mondeo colpisce soprattutto per il notevole incremento di dimensioni, grazie al quale si andò a risolvere il problema di scarsa abitabilità posteriore che affliggeva la precedente serie.
Tale scelta, comunque, di conferirne un’abitabilità da segmento E rappresentava la soluzione di Ford per rendere la vettura più competitiva, in un mercato dominato dalle vetture premium tedesche, compatibilmente all’intenzione dei vertici di posizionare il modello tra le generaliste.
Da buon auto tutto fare, con la Mondeo di seconda generazione arrivarono i nuovi propulsori diesel common Rail, nettamente più efficienti e prestazionali dei diesel di precedente generazioni che equipaggiavano la Mondeo mk1, e sicuramente più adatti ad un’auto pensata per “macinare km” a pieno carico.
Più grande è meglio
Considerata la necessità di ridurre i costi di produzione di un modello ormai non più strategico, Per la nuova generazione della Mondeo Ford decise di far ricorso alla piattaforma della nuova monovolume S-Max / Galaxy e Volvo s80, vetture queste di segmento nettamente superiore. La conseguenza più evidente fu infatti l’ulteriore incremento delle dimensioni rispetto al precedente modello, già piuttosto ingombrante. Per evitare però che l’auto risultasse goffa e poco piacevole alla guida furono adottati diversi accorgimenti che resero comunque l’auto piuttosto reattiva e precisa nonostante la stazza.
Non da ultimo, l’utilizzo del nuovo pianale consentii alla Mondeo mk3 di diventare la prima a conquistare le 5 stelle euro ncap.
Sette i motori a disposizione: tre a benzina (1.6 da 160 CV, 2.0 da 203 e 240 CV), un 2.0 a GPL da 145 CV e tre turbodiesel TDCi (1.6 da 116 CV, 2.0 da 163 CV e 2.2 da 200 CV).
L’ultima generazione di Mondeo in Europa dal 2014
L’ultima generazione della Mondeo rappresenta il canto del cigno del modello. Entrata in commercio in Europa nel 2014, non si trattava di un modello del tutto inedito, visto che la vettura era identica alla Ford fusion che aveva debuttato due anni prima negli Stati Uniti. A differenza delle precedenti serie, l’auto, disponibile per la prima volta anche in versione integrale, ha un’impostazione prevalentemente “americaneggiante”, essendo divenuta l’Europa un mercato secondario per il modello.
Questo però non impedì l’offerta di una gamma motori dal carattere piuttosto europeo come il il tre cilindri benzina da 998 cm³ da 125 CV, o i Diesel con potenze da 120 a 210 cavalli, passando anche per una versione ibrida.
Nonostante la quarta serie sia stata la meno venduta delle Mondeo, questa rappresenta la più ricca in termini sia di gamma motori che di tecnologia, non avendo nulla da invidiare alla concorrenza blasonata, nonché la più lussuosa e appariscente, soprattutto nella sua versione top di gamma Vignale.