I dazi anti auto elettriche cinesi danneggiano il mercato dell’usato

Ippolito Visconti Autore News Auto
L’autorevole testata britannica Financial Times: contrastando le importazioni di auto elettriche dalla Cina coi dazi, Europa e Usa sprecheranno tempo e denaro.
auto cina
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L’autorevole testata britannica Financial Times: contrastando le importazioni di auto elettriche dalla Cina coi dazi, Europa e Usa sprecheranno tempo e denaro per raggiungere i loro obiettivi di decarbonizzazione. Violento attacco contro Commissione Ue (von der Leyen) e States (Biden, ma anche Trump) del giornale. Uno: le auto elettriche cinesi costano meno, favorendo le famiglie meno abbienti. Due: aiutano il mercato di seconda mano. Perché c’è più usato in circolazione, più concorrenza.

La grande opportunità

Le importazioni di macchine dalla Cina sono solo una grande opportunità. “Se l’Europa è seria riguardo ai suoi obiettivi EV, il problema non sono le troppe importazioni cinesi, ma piuttosto le troppe poche, data la lentezza con cui la sua industria non si allontana dalla tecnologia a combustione interna”. Se l’Europa mira al bando 2035 vietando la vendita di nuove auto alimentate con i combustibili fossili, non può fare a meno dei modelli delle Case cinesi. Inoltre, un più veloce tasso di sostituzione del parco auto consentirebbe la creazione in tempi rapidi di un mercato usato avendo più modelli a disposizione da comprare e scegliere. 

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Ue idee poco chiare sulle elettriche

Ma gli Usa han deciso: 100% di dazi. L’Ue no: micro dazi provvisori. In contrasto col bando termico 2035 e col Green Deal. L’Unrae (Case estere in Italia) esprime l’auspicio che, una volta insediati tutti gli organi competenti, si possa fare al più presto chiarezza sulle politiche ambientali e doganali dell’Ue: “Influenzano profondamente strategie industriali e investimenti delle Case automobilistiche, in un contesto di transizione complesso dove operatori e clienti hanno più che mai bisogno di certezze”. Che caos.

I Ventisette non appaiono compatti a optare per la scure dei dazi sui veicoli elettrici made in China. I governi che vogliono dare un segnale forte al Dragone e ai suoi maxi-sussidi “sleali” sono in tutto 12, trainati anche dall’Italia. Astenuti 11 Paesi. Contrari 4. Occhio: astenuti ora vuole dire contrari domani. Il verdetto arriverà a novembre, al termine di negoziati che si preannunciano complessi e alla vigilia del voto che potrebbe decretare il ritorno di Donald Trump. Con l la riforma del Wto in cima all’agenda del G7 Commercio in Calabria. Da capire se le minacce cinesi faranno paura o no all’Ue: guerra commerciale, auto tedesche in Cina costosissime, dazi su prodotti da Ue, rovina per le aziende che esportano a Pechino e dintorni.

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