Con il termine passaggio di proprietà non si intende solo la compravendita di un veicolo usato che subirà il passaggio da un proprietario ad un altro ma anche l’insieme delle pratiche burocratiche che questa operazione comporta e che si effettuano principalmente all’ACI e Motorizzazione Civile.
Quando si acquista un veicolo usato – leggiamo all’interno della pagina ACI – si deve autenticare la firma del venditore sull’atto di vendita entro sessanta giorni. Dopo l’autenticazione bisogna registrare il passaggio di proprietà all’unità territoriale Aci – Pubblico Registro Automobilistico PRA. Da questo ufficio noi riceveremo il certificato di proprietà digitale (CDPD) che aggiornerà una volta presentato la carta di circolazione presso l’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile.
Le agevolazioni sul bollo auto, tasse automobilistiche, RC auto e Passaggio di Proprietà interessano sia i veicoli ultratrentennali che quelli di interesse storico (veicoli compresi tra i 20 e i 29 anni).
Per ciò che riguarda il passaggio di proprietà, viene notevolmente ridotto l’importo per il versamento IPT abbassato a 51,65 euro per gli autoveicoli e a 25,82 euro per i motoveicoli. I veicoli storici che subiscono questa agevolazione devono essere trentennali (ovvero compiere il trentesimo anno dalla data di prima immatricolazione) oppure ultraventennali (veicoli compresi tra i 20 ed i 29 anni) e bisogna inoltre dimostrare l’uso non professionale del mezzo, quindi non deve essere intestato ad aziende o registrato per il trasporto professionale di oggetti o persone.
Da queste informazioni, possiamo elencare i costi burocratici applicati al passaggio di proprietà dei veicoli storici che insieme portano ad un importo totale tra i 100 e i 150 euro. Quindi troviamo: gli emolumenti PRA, l’imposta di bollo per trascrizione PRA, i diritti MCTC, l’imposta di bollo per aggiornamento carta di circolazione, IPT fisso o variabile a seconda del modello auto o moto in vendita.