Con la posa della prima pietra Hyundai ha celebrato l’avvio dei lavori per la realizzazione di un nuovo stabilimento destinato alla sola produzione di veicoli elettrici, presso il complesso industriale di Ulsan (in Corea del Sud) dove il fondatore del marchio ha dato vita al primo nucleo produttivo del costruttore sudcoreano più di 50 anni fa. Il nuovo stabilimento produttivo avrà il compito di sostenere l’impetuosa crescita del marchio nell’era dell’elettrificazione. Allo stesso tempo Hyundai guarda al benessere dei lavoratori, visto che l’impianto di Ulsan punterà su una piattaforma produttiva innovativa che offrirà un ambiente di lavoro ottimale divenendo il fulcro della produzione a marchio Hyundai nell’era dell’elettrificazione divenendo, in futuro, centrale nella produzione delle nuove EV del marchio.
Lo stabilimento destinato ai veicoli elettrici di casa Hyundai riflette la visione del fondatore del marchio, Ju-yung Chung, il quale credeva che l’industria dell’auto sarebbe diventata la reale forza motrice dell’intera economia coreana quindi in grado di sostenere lo sviluppo industriale dell’intero Paese.
Nato come impianto di assemblaggio già nel 1968, lo stabilimento Hyundai di Ulsan è cresciuto notevolmente in un periodo di tempo limitato. La produzione in serie del primo modello di serie, la Pony a partire dal 1975, ha dimostrato la determinazione e la volontà dei lavoratori di realizzare la prima automobile sviluppata in modo indipendente da un costruttore della Corea del Sud. In quel caso il costruttore aveva raggiunto l’obiettivo prefissato, nonostante le ostilità dell’ambiente nazionale e lo scetticismo generale, spinti dall’ambizione di introdurre le auto coreane nel mercato globale.
Lo stabilimento di Ulsan garantirà a Hyundai il potenziamento dei prossimi livelli produttivi
Oltre mezzo secolo dopo l’avvio della produzione della mitica Pony, lo stabilimento Hyundai di Ulsan risulta il più grande impianto singolo al mondo, il centro di produzione di veicoli finiti dell’azienda e il luogo dove effettivamente è nata l’industria automobilistica locale. Nell’era dell’elettrificazione Hyundai vuole mantenere una visione umanistica importante anche nella gestione del nuovo stabilimento destinato alle sole elettriche, in linea con i valori che da sempre contraddistinguono il marchio e la propria concezione di mobilità.
Questo nuovo stabilimento rappresenterà anche il primo nuovo impianto realizzato da Hyundai in Corea del Sud negli ultimi 29 anni, dopo l’apertura dello stabilimento di Asan nel 1996. All’interno dello stabilimento Hyundai di Ulsan ogni cosa e ogni caratteristica permetterà di tracciare la strada per i prossimi 50 anni del marchio. Il nuovo stabilimento del marchio destinato alla produzione di soli veicoli elettrici insisterà su un sito di circa 550mila metri quadrati, utilizzato in precedenza dall’ex centro prove del marchio, per una capacità produttiva fissata in 200.000 veicoli elettrici prodotti ogni anno. L’investimento economico prevede un importo pari a 2.000 miliardi di KRW, pari a circa 1,400 miliardi di euro; l’avvio della costruzione vera e propria è stata prevista entro il quarto trimestre di quest’anno mentre per il completamento bisognerà attendere il 2025. L’avvio della produzione di massa presso il nuovo stabilimento di Ulsan è invece fissata durante il primo trimestre del 2026 quando un SUV a marchio Genesis (il marchio premium di Hyundai) sarà il primo modello a lasciare le linee produttive.
Piattaforma produttiva innovativa e ecosostenibilità al centro
Lo stabilimento di Ulsan sarà al centro dell’implementazione di una nuova piattaforma produttiva sviluppata dallo Hyundai Group Innovation Center di Singapore (HMGICS), una piattaforma utile a garantire sia il futuro dell’impianto stesso sia la sicurezza e l’efficienza dei dipendenti. La nuova piattaforma si baserà su sistemi di controllo abbinati all’intelligenza artificiale e progettati partendo da specifici quesiti. Allo stesso tempo si farà riferimento a metodologie costruttive ecosostenibili per raggiungere la neutralità carbonica e la certificazione RE100 per l’utilizzo totale di energie rinnovabili; allo stesso tempo si darà ancora maggiore importanza alle strutture a misura d’uomo per il lavoro sicuro ed efficiente.
In questo modo Hyundai intende mettere a punto un approccio utile a costruire un sistema logistico intelligente che include anche la gestione automatizzata di tutti i ricambi, introducendo pure un sistema produttivo flessibile per diversificarne i modelli rispondendo ai cambiamenti del mercato globale automatizzando gli impianti di assemblaggio migliorando qualità e produttività.
Lo stesso design caratterizzante il complesso produttivo contribuirà a ridurre l’affaticamento dei lavoratori grazie allo stretto rapporto con la natura, risultando profondamente differente rispetto alle fabbriche come le intendiamo oggi. Grande attenzione sarà rivolta alla luce naturale, mentre il Central Park dello stabilimento porterà la natura all’interno dello stabilimento divenendone un vero e proprio fulcro utile a collegare ogni edificio. Sulla facciata della struttura troveranno posto pannelli a energia solare e pannelli realizzati in cemento riciclato, rendendo l’impianto sostenibile e riducendo al minimo ogni possibilità di emissione.
Durante la cerimonia della posa della prima pietra, Hyundai ha unito il passato, il presente e il futuro dello stabilimento di Ulsan con un video in cui il fondatore del marchio è apparso al centro della scena grazie al ricorso all’intelligenza artificiale per ricordare l’impegno del marchio in termini di innovazione.
Il filo conduttore dell’evento è stato invece il concept “Portal to Another Dream” col quale il costruttore ha ribadito la propria intenzione di guidare l’era dell’elettrificazione collegando passato, presente e futuro dello stabilimento di Ulsan. Alla cerimonia, fra gli altri, ha preso parte anche Giorgetto Giugiaro che ha dato vita ai primi modelli del marchio e col quale il rapporto professionale sembra più saldo che mai.