Visto che ad oggi la Hyundai Tucson risulta il modello del costruttore coreano più venduto qui nel vecchio continente, si capisce bene come il restyling sia stato particolarmente mirato e leggero nell’esecuzione. All’esterno infatti i cambiamenti sono pochi e quasi impercettibili mentre all’interno si riscontra il cambiamento maggiore. Il nuovo dettaglio delle luci a led dei fari anteriori rende ora la Hyundai Tucson più aggressiva e moderna di quanto già non era nella versione precedente. Anche la disposizione interna dei fanali posteriori è stata rivista così come i fascioni e le ruote. Si diceva proprio degli interni che riservano il cambiamento più consistente; la plancia centrale è infatti tutta nuova e deriva da quella utilizzata per la i30 mentre lo schermo touch da 8 pollici è ora disposto in posizione sospesa, come un tablet.
Chiaramente sono disponibili i sistemi di connettività Apple CarPlay e Android Auto.
Molta cura è rivolta anche alla sicurezza della vettura visto che dovrebbero essere inclusi tutti i più recenti sistemi di ausilio alla guida, a cominciare dalla frenata automatica di emergenza fino al dispositivo che previene il cambio di corsia involontario e anche la possibilità di disabilitare gli abbaglianti in maniera automatica.
Il comparto motorizzazioni prevede cinque motori per il debutto in Europa con qualche sorpresa. La nuova Hyundai Tucson eredita dal modello precedente i motori benzina turbo 1.6 da 132 cavalli e 177 cavalli così come il diesel 2.0 litri da 186 cavalli. Il diesel può anche essere ordinato con un cambio automatico ad otto rapporti. Viene invece abbandonato il 1.7 CRDi a gasolio per far posto al più recente 1.6 diesel declinato in due potenze: 115 e 133 cavalli con cambio manuale sei marce e trazione sull’asse anteriore.
È anche possibile abbinare il benzina da 177 cavalli e il diesel 1.6 da 133 cavalli con il cambio automatico dotato di doppia frizione 7DCT, per la trazione integrale vi basterà scegliere il diesel 2.0 o in opzione il 1.6 benzina da 177 cavalli.