La Hyundai Tucson si è ritagliata una nicchia nel segmento dei SUV popolari, offrendo un mix di praticità, comfort e convenienza. A fronte di un costo accessibile, vanta ottime credenziali e, attraverso il restyling del 2024, cerca di rimanere sulla cresta dell’onda, amata da un pubblico vasto e il più possibile eterogeneo. Ritagliarsi spazio in un settore tanto competitivo può essere arduo, ma se ci riesci le casse societarie ringraziano, perché monopolizza la scena dei motori oggi, sia nel Vecchio Continente sia nel firmamento globale.
Il primo mattone della luminosa storia risale al 2004. Allora conosciuta con il nome di JM in certi mercati, era una macchina a ruote alte squadrata nata per competere contro leader affermati quali la Honda CR-V e la Toyota RAV4. Forte di un invitante rapporto qualità-prezzo, con interni spaziosi e la trazione integrale opzionale, rispondeva ai trend emergenti. Benché la critica avesse dato recensioni contrastanti, ebbe il successo auspicato nel comparto delle flotte, a gettare le basi per le iterazioni future.
Il secondo capitolo, giunto nel 2009, sfoggiava un’estetica meno spigolosa e caratteristiche evolute. Pur assicurando un maggiore grado di raffinatezza, declinato in funzioni quali i sedili riscaldati e il tetto apribile, l’accessibilità è rimasta al centro delle manovre adottate dai progettisti.
Infine, nel 2020 i fan e gli addetti ai lavori hanno dato il benvenuto al terzo atto, affinato nel look. Gli interni, realizzati ex novo, comprendevano materiali premium e tecnologie sofisticate. Oltre al rapporto qualità-prezzo interessante, il colpo d’occhio ha compiuto un tangibile progresso.
Previsto per giugno 2024 in Italia, l’aggiornamento di metà carriera è stato svelato nel novembre del 2023. Mentre le modifiche esterne sono sottili, le risorse sono perlopiù convogliate negli interni, oggetto di una revisione significativa. Nel corso dei prossimi paragrafi andremo, comunque, ad analizzare a tutto tondo la new entry in commercio, compresi i powertrain, il listino prezzi e le rivali.
Hyundai Tucson 2024: gli esterni
Lanciato nel 2020, l’esemplare odierno ha riscosso notevoli apprezzamenti, tanto da spingere il centro stile a confermarne quasi in blocco il look.
Passiamo in rassegna le dimensioni:
Modello | Lunghezza | Larghezza | Altezza |
Tucson 2024 | 4.500 mm | 1.870 mm | 1.650 mm |
Il frontale presenta una mascherina dalla trama più orizzontale e luci diurne a LED integrate, a conferire un aspetto sofisticato. Il paraurti anteriore è stato lievemente modificato, con linee più morbide e un’ampia presa d’aria inferiore. Sottigliezze percepibili dai fini osservatori.
Rifare capolino nei concessionari allo stesso modo avrebbe trasmesso un’immagine di incuria, ma metterci pesantemente mano si sarebbe rivelato un azzardo. Perché, a ben guardare, che motivi ci sono dietro a una rivoluzione quando la formula funziona? Piuttosto, val la pena attuare una rispolverata generale, e ciò vale anche in riferimento alla zona laterale, che ora presenta cerchi in lega dal design più elegante e sportivo a seconda degli allestimenti.
Infine, il “lato B” sfoggia un paraurti ridisegnato con protezioni integrate e luci diurne a LED dal design rivisto.
La tavolozza cromatica aggiunge due tonalità: il Blu Titan e il Verde Foresta. Nomi suggestivi che identificano opzioni interessanti, simbolo di brio e spensieratezza.
Alla pari delle concorrenti, la personalizzazione costituisce uno dei capisaldi del rinnovamento della Tucson 2024. Con la facoltà di scegliere tra diverse combinazioni cromatiche per carrozzeria e tetto, cerchi in lega di differenti dimensioni e finiture specifiche, chi desidera brillare nello stile trova qui pane per i propri denti.
Gli interni
Se desiderate essere sorpresi, gustatevi gli interni, dove ce ne sono delle belle. Scordatevi i compitini da sei politico: l’abitacolo è stato rinnovato in maniera sostanziale, in favore di una driving experience moderna, tecnologica e incentrata sul piacere. Tra le varie peculiarità da segnalare spicca principalmente la plancia. Anziché confermare il consueto design, il layout è pulito e minimalista.
Al centro staziona un unico elemento che integra la strumentazione digitale da 12,3 pollici di diagonale, interamente personalizzabile, su cui appaiono le informazioni di guida essenziali in alta risoluzione, e l’impianto di infotainment, da 8 o 10,25 pollici, a seconda dell’allestimento. Rapido e intuitivo, il centro nevralgico adibito alla fruizione dei contenuti multimediali, di navigazione e di connettività smartphone, risulta intuitivo, frutto di un’efficace opera di studio da parte della divisione informatica.
Il Costruttore ha dedicato parecchia attenzione ai materiali impiegati nell’abitacolo. A seconda dell’equipaggiamento, troviamo finiture morbide al tatto, superfici in plastica di buona fattura e dettagli cromati che ravvivano l’atmosfera. L’illuminazione è regolabile e personalizzabile, affinché il guidatore riesca a impostarla sulla base delle rispettive preferenze. Lui e il passeggero anteriore beneficiano di sedili anteriori ridisegnati, migliorati pure nel sostegno laterale.
Ergo, in caso di viaggi lunghi e impegnativi non si registrerà nessuna stanchezza. A titolo di optional, il listino annovera la regolazione elettrica, il riscaldamento e la ventilazione dei sedili. Neppure i passeggeri posteriori avranno di che dirsi amareggiati, giacché godono di un ampio spazio per le gambe e la testa, complice il generoso passo della Tucson. Il divanetto è reclinabile e frazionabile per una versatilità di carico ottimale.
La dotazione all’avanguardia comprende pure un’ampia gamma di sistemi ausiliari alla guida (ADAS), tra cui cruise control adattivo, mantenimento attivo della corsia e frenata automatica d’emergenza. Siccome gli smartphone sono parte integrante del nostro quotidiano, è implementata altresì la ricarica wireless per smartphone, e poi l’head-up display proietta le informazioni di guida direttamente sul parabrezza.
Ciò garantisce all’automobilista una facile consultazione, scongiurando delle pericolose distrazioni. Infine, per un’esperienza sonora impeccabile su richiesta è disponibile l’impianto audio premium Bose. Previo esborso di un extra, vengono altresì forniti dei rivestimenti per i sedili, in tessuto o pelle pregiata, e diverse finiture elevano la percezione di qualità.
Motori e prezzi
La Hyundai Tucson 2024 contempla un assortimento di propulsori completo e aggiornato, in linea con le ultime normative antinquinamento e l’attenzione all’elettrificazione.
Partendo dai propulsori a benzina, sono disponibili tre differenti opzioni:
- L’1.6 T-GDi da 150 CV
- L’1.6 T-GDi Hybrid da 230 CV
- L’1.6 T-GDi Plug-in Hybrid da 265 CV, la più potente della gamma, con un’autonomia superiore ai 60 km in modalità elettrica mediante una singola carica.
Le unità diesel sono due:
- L’1.6 CRDi da 115 CV
- L’1.6 CRDi da 136 CV
Tutti i propulsori sono abbinati a un cambio automatico a doppia frizione a sette velocità. L’acquirente può scegliere tra la trazione anteriore o integrale, preferibile sui sentieri accidentati. Il listino prezzi non è ancora stato rilasciato.
Mancano solo le rivali. Tra i competitor di spicco troviamo:
- Kia Sportage
- Ford Kuga
- Volkswagen Tiguan
- Peugeot 3008
- Toyota RAV4
La Tucson tenta di differenziarsi da questi nomi di spicco, consapevole di avere già svolto un eccellente lavoro con la terza generazione originale. Qualche ritocco qua e là non potrà che farle bene, permettendole di rimanere al passo coi tempi.