La ricarica wireless ha ormai preso piede nel mondo dell’elettronica di consumo, senza però riuscire a dare vita ad un’adozione diffusa nel settore dei veicoli elettrici. In effetti esistono già brevi tratti di strada che incorporano questo genere di tecnologie, ma al momento rappresentano la classica eccezione a conferma della regola. Un esempio in tal senso è rappresentato da una porzione della 14th Street di Detroit, mentre altre ricariche wireless sono in fase di test in Paesi come Francia, Norvegia e Svezia. Per un’adozione di massa, comunque, siamo ancora molto lontani dalla meta. Ora, però, è Hyundai a provare a cambiare le cose, con un suo brevetto.
Il nuovo brevetto di Hyundai per la ricarica wireless
Andare in direzione di una adozione massiccia della ricarica wireless: questo è l’intento che si propone Hyundai con il suo nuovo brevetto. Per riuscire finalmente a fare passi in avanti di rilievo, il marchio sudcoreano ha deciso di puntare su una soluzione più pratica, in grado di rendere le strade che adotteranno il proprio sistema più praticabili.
Un intento perseguito da Hyundai affrontando la sfida collegata alle superfici irregolari, un problema del resto comune su un gran numero di strade. Un approccio di questo genere, secondo i tecnici della casa orientale, potrebbe in effetti rendere possibile ai sistemi di ricarica wireless un funzionamento privo di problemi, anche quando le condizioni stradali non sono perfette.
Il punto di partenza è in effetti condivisibile. Le strade sono oggetto di continua usura, per i motivi ben conosciuti. Tanto da richiedere una manutenzione costante, senza la quale la loro sicurezza viene ad essere minata in maniera significativa. Garantire che una strada con tecnologia di ricarica sia in condizioni perfette è però fondamentale nel caso della ricarica wireless. Ove si presentino eventuali dossi o buche, il flusso di elettricità dalla strada all’auto potrebbe infatti essere oggetto di interruzione.
Un sistema geniale
A svelare la soluzione proposta da Hyundai è stato CarBuzz, che ha rivelato il deposito di un brevetto da parte dell’azienda negli Stati Uniti. In cosa consiste l’idea dei tecnici sucoreani? In pratica, per riuscire a trovare la quadratura del cerchio verrebbe ad essere utilizzato un ricevitore di ricarica sotto il veicolo, posizionato su un giunto di trasferimento di potenza induttivo regolabile in altezza. Il dispositivo darebbe in grado di sollevarsi e abbassarsi automaticamente in modo da riuscire a posizionarsi perfettamente sopra la superficie stradale, indipendentemente dal terreno.
In pratica, verrebbe ad essere bypassato il problema rappresentato dalle irregolarità disseminate lungo il manto stradale. Oltre a questo primo accorgimento, però, Hyundai ha pensato bene di poter adottare un sistema simile per le sospensioni Magic Body Control. Introdotte da Mercedes-Benz, vanno ad utilizzare telecamere rivolte in avanti cui è delegato il compito di leggere la superficie stradale e regolare di conseguenza le sospensioni di un’auto. Un sistema tale da prestarsi alla perfezione per la ricarica wireless.
Grazie ad esse, infatti, il veicolo interessato sarebbe in grado di rilevare eventuali imperfezioni della superficie e, una volta compiuta tale operazione, di regolare il ricevitore di ricarica in maniera tale da mantenere un posizionamento ottimale. Anche su strade che si presentino dissestate o irregolari.
Il sistema si basa sulla tecnologia vehicle-to-everything
Il design di Hyundai sarebbe basato sulla tecnologia vehicle-to-everything (V2X), che è in grado di raccogliere i dati necessari in tempo reale. Nel farlo, renderebbe possibile al sistema di navigazione la decisione su quali siano i percorsi più fluidi ed efficienti per la ricarica wireless, consigliandoli al conducente. Un sistema quindi assolutamente intelligente, tale da poter render la guida più fluida e comoda per i proprietari di EV, garantendo una ricarica costante in movimento.
Occorre però sottolineare che il sistema ideato Hyundai deve confrontarsi con uno dei maggiori ostacoli sulla strada delle ricariche wireless. Il riferimento è, naturalmente, alla questione dei costi. Lo smantellamento delle strade esistenti, o addirittura la costruzione di nuove arterie, per dotarle bobine di ricarica wireless ne comporterebbe di spropositati. Inoltre, avrebbe un senso esclusivamente nel caso in cui la stragrande maggioranza delle auto circolanti sulle strade fosse elettrica. Di conseguenza, prima che possa affermarsi un sistema di questo genere, in grado di consentire una ricarica wireless agli utenti stradali, saranno necessari molti decenni.