L’interessante studio stilistico rappresentato dalla Honda Sports EV Concept potrebbe ora condurre a un reale modello di produzione, almeno secondo quanto riportato da alcuni fonti giapponesi. Al Salone di Francoforte 2017 la Honda aveva presentato la Urban EV Concept, un prototipo
neo-retrò di city car elettrica dalla quale l’attuale Honda e ha tratto molta ispirazione. Poche settimane dopo, il produttore ha presentato un’altra concept car stavolta al Motor Show di Tokyo. Una coupé, anch’essa neo-retrò, sempre elettrica e altrettanto bella, molto simile nello spirito ma più sportiva: la Honda Sports EV Concept. Secondo il magazine giapponese Car Sensor, Honda starebbe pensando di ricavare da quell’esercizio di stile un reale modello di serie.
Solo per il Giappone?
L’eventuale immissione su strada di una sportiva basata sulla concept della Honda Sports EV Concept potrebbe sostituire la Honda S660 presentata dal costruttore nipponico nel 2015 e limitata a 30mila vetture vendute solo in Giappone. Tutti gli esemplari sono già stati tutti ordinati, ma la produzione non si fermerà fino a marzo 2022. Sarebbe quindi in quel periodo che sarebbe svelata o commercializzata la versione di produzione ispirata al concept.Sport EV. Le tempistiche restano da confermare ma, sempre secondo Car Sensor, alcuni prototipi sono già stati avvistati a Tokyo.
Questo modello, come la S660, offrirebbe solo due posti. Permetterebbe però a Honda di rendere redditizia la piattaforma creata appositamente per le city car elettriche e il cui sviluppo è stato chiaramente particolarmente costoso. Dovrebbe, con ogni probabilità, utilizzare lo stesso propulsore da 136 o 153 cavalli della piccola Honda e. Motore che potrebbe essere potenziato anche nel prossimo futuro. Ovviamente, il modello di produzione non assomiglierebbe esattamente al concept visto che alcuni elementi dovrebbero evolversi: le ruote, le maniglie delle portiere, ma non necessariamente gli specchietti particolarmente futuristici. Dopotutto, la city car ha innovato su questo punto installando camere dedicate al posto dei più tradizionali retrovisori. In ogni caso non è chiaro se un modello del genere, se dovesse effettivamente vedere la luce del giorno, approderebbe in seguito da noi in Europa.