In tempi recenti il revival di nomi storici ha cominciato a prendere piede nel mercato automobilistico. Buona parte proviene dalle Case giapponesi con veicoli come Nissan GT-R, Nissan Z, Toyota GR86 e Toyota GR Supra. Non se ne sta a guardare neppure Honda, pronta a riportare in vita la S2000 nel 2024. Da qualche anno circolano le indiscrezioni in proposito e stavolta ci sono le giuste condizioni per darle il bentornato. Finalmente i fan di vecchia data e quelli nuovi avranno la possibilità di acquistarla. Se vi aspettate un veicolo identico al predecessore, scordatevelo, almeno dal punto di vista delle performance. Difatti, il Costruttore del Sol Levante ha intenzione di abbracciare le novità dell’epoca attuale, senza lasciarsi risucchiare troppo dall’effetto nostalgia.
Questo soprattutto in merito alle motorizzazioni, per cui si parla di elettrificazione. La presentazione ufficiale deve ancora aver luogo, ma sembrano esserci pochi dubbi in proposito. Anche qualora i progettisti evitassero di proporre una full electric, è quantomeno da porre in preventivo un powertrain ibrido. Il mondo delle quattro ruote ha abbracciato la transizione green e fingere il contrario significherebbe “bruciarsi” diversi clienti. Inoltre, il design omaggerà, sì, il passato, tuttavia aggiungerà pure dei tocchi moderni, in linea con i canoni estetici dei giorni nostri.
Andiamo allora a conoscere in maniera approfondita le possibilli caratteristiche della Honda S2000 2024, attesa nei prossimi mesi. Al solito, esamineremo subito il look, dando uno sguardo attento ai dettagli, sulla base delle foto spia e dei rumor trapelati finora. In seconda battuta, ci interrogheremo sugli interni, sia a livello di spaziosità sia delle tecnologie di bordo, una componente essenziale soprattutto oggi per attirare le simpatie dei giovani conducenti. Infine, penseremo alla gamma motori, ai prezzi e alle maggiori rivali.
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Honda S2000 2024: gli esterni
Lo abbiamo detto in apertura: un trend in rapida crescita nell’industria dei motori riguarda le vecchie denominazioni. Se Ford punta sulla Bronco, Acura sulla NSX e Tesla sulla Roadster, Honda ha in mente di riportare in auge S2000. Perché venga fatto è semplice: suscitare immediato interesse, ancor prima di entrare in commercio. Sebbene appartenga a una categoria differente, noi italiani lo abbiamo constatato con l’Alfa Romeo 33 Stradale, la lussuosissima sportiva andata sold-out in un batter d’occhio.
Sull’ipotetica Honda S2000 già se ne parlava tre anni fa ormai, in un articolo di Forbes firmato da Peter Lyon, supportato dai dettagli forniti di una fonte vicina al Costruttore. Le proporzioni rimarranno le stesse dell’auto originali. E non è affatto cosa da poco, poiché uno dei numerosi aspetti positivi era la carrozzeria compatta e leggera. Di solito, il “reboot” delle serie prevede generazioni più grandi, pesanti e complesse.
Premesso questo, il fatto che Honda intenda rendere la S2000 quanto più vicina possibile all’originale costituisce di per sé una mossa controcorrente. Che, ne siamo convinti, i ferventi sostenitori, legati ai precedenti paradigmi. Al Tokyo Auto Show del 2020 la compagnia ha svelato un’edizione del 20° anniversario, in sostanza il modello originale realizzato in fibra di carbonio e con una differente fascia anteriore. A posteriori, verrebbe da credere che fosse un test sul campo per “toccare con mano” l’interessa del pubblico.
La calorosa accoglienza potrebbe avere dato il là definitivo al progetto, un sogno tenuto a lungo nel cassetto. Secondo quanto riferisce il portale web australiano CarsGuide.au, la nuova sportiva costituirà il successore spirituale della Honda S660. La piccola kei car, prodotta tra il 2015 e il 2022, montava un motore turbo a tre cilindri in linea da 658 cc. A differenza, però, della S660, un’esclusiva locale, la Honda S2000 2024 ha ambizioni globali. E dall’antenata della S660 deriverà la carrozzeria. Ci riferiamo alla EV-STER, showcar presentata nel 2011, con un’importante distinzione per via del motore posteriore-centrale. Il linguaggio adottato dovrebbe, dunque, riprendere il layout della S2000 classica.
Gli interni
General Motors e Honda hanno stipulato un accordo che permette loro di condividere tecnologie e piattaforme. Secondo quanto ipotizza il sito TopSpeed l’architettura Ultium sarebbe una buona candidata per la Honda S2000. Si tratterebbe della scelta più logica, almeno fino a quando l’azienda giapponese non presenterà il proprio pianale. Quello del colosso americano permette una distribuzione del peso di quasi 50:50 e in grado di accogliere motori a performance elevate. In algternativa, si parla della Alpha, alla base sia della Chevrolet Camaro che della Cadillac ATS. Relativamente alle tecnologie di bordo, alcune ricostruzioni grafiche degli artisti digitali suggeriscono l’adozione di un enorme display touchscreen che integra il quadro strumenti e il sistema di infotainment.
La connettività costante, il navigatore integrato e la compatibilità sia con Apple CarPlay sia con Android Auto sono altresì da porre in preventivo. I sistemi ADAS saranno evoluti, probabilmente di livello 2. Inoltre, in territorio cinese è stata da poco presentata la prima auto di lv. 4, la JiYue Robocar 01. I materiali dei rivestimenti saranno piacevoli al tocco, magari parzialmente riciclati, in nome dell’ambiente, un tema che sta parecchio a cuore della popolazione. Gli aggiornamenti di bordo dovrebbero essere poi scaricabili mediante la tecnologia OTA (over the air, via etere), diffusa tra i produttori attuali.
Motori e performance
Sebbene ci siano state voci su una trasmissione ibrida, in tanti credono che la Honda S2000 2024 sarà interamente elettrica. La potrebbe spingere uno dei propulsori che fanno affidamento sul pianale Ultium EV di GM. D’altronde, Honda ha compiuto dei notevoli passi in avanti verso una produzione eco-compatibile, promettendo un’entusiasmante gamma green in futuro. Se i rumor trovassero conferma, vanterà almeno 500 km di autonomia. Il sodalizio sottoscritto insieme a General Motors potrebbe condurre a un incremento del chilometraggio. Anche se sarà una plug-in hybrid, la speranza è di assistere a una percorrenza in modalità elettrica compresa tra i 150 e i 200 km.
A causa delle rigide normative sulle emissioni, i motori aspirati ad alto regime come nell’originale S2000 sono una specie in via di estinzione. Tradotto: non aspettatevi un’unità simile a quella originale. In passato si è mormorato di una potenza intorno ai 350-360 CV, che costituirebbe un’ipotesi plausibile.
Nei territori dove i propulsori a combustione continuano ad avere ampio rilievo, la scelta ricadrà forse sul quattro cilindri turbo da 2.0 litri della Honda Civic Type-R, in grado di sviluppare 330 CV e 420 Nm di coppia motrice massima. Inoltre, il fatto che Honda utilizzi tuttora il propulsore turbo-quattro K20C, presentata addirittura nel 2015, induce a sperare in un “boost”, soprattutto se i moduli elettrici avranno un ruolo di supporto.
Presunto prezzo di vendita
Il prezzo della Honda S2000 2024 dovrebbe aggirarsi intorno ai 65 mila euro, molti meno rispetto alle cifre previste dalla Tesla per la sua Roadster, in procinto di tornare. Sarà, invece, più costosa della MG Cyberster, la vettura anglo-cinese che pare essere rappresentare la maggiore competitor.