Honda ha abbandonato General Motors e punta da sola sulla prossima generazione di celle a combustibile a idrogeno in mezzo a mutevoli alleanze, dice Automotive News. È l’ennesimo segnale di scioglimento dei legami tra le aziende automobilistiche giapponesi e USA. È un intrigo internazionale automotive con al centro la giapponese che aveva tentato la fusione con Nissan, cercando un matrimonio in cui la prima prevalesse sulla seconda per via della solidità finanziaria in contrasto col l’indebitamento di Yokohama. Nulla da fare. S’è così avverata la profezia di Ghosn.
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Honda e GM sull’idrogeno: stop
La Casa di Hamamatsu ha annunciato le proprie novità in materia il 19 febbraio all’International Hydrogen & Fuel Cell Expo di Tokyo. La configurazione raggiunge il doppio della durata e il triplo della densità di potenza volumetrica a metà del costo del sistema attuale sviluppato con GM e prodotto negli Stati Uniti. La maggiore densità di potenza, una misura della quantità di energia prodotta per unità di volume, consente al sistema a idrogeno di essere più compatto in modo da potersi adattare in modo flessibile.
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I numeri dell’idrogeno Honda
La potenza complessiva è stimata in 150 kW, in aumento rispetto ai 78 kW dell’unità GM. L’attuale sistema a celle a combustibile è prodotto a Brownstown Township, nel Michigan, presso una joint venture GM-Honda. Tale attività è iniziata a gennaio 2024. I partner hanno puntato a produrre circa 2.000 unità annue, utilizzate nella CR-V e:FCEV, una versione alimentata a idrogeno del popolare crossover realizzata presso il Performance Manufacturing Center di Honda a Marysville, Ohio. Ma nell’anno fiscale che si concluderà il 31 marzo 2028, Honda afferma che inizierà a produrre il nuovo sistema a celle a combustibile interno in Giappone presso un nuovo stabilimento in costruzione a Moka, una città appena a nord di Tokyo nella prefettura di Tochigi. La struttura sorgerà sul sito di una vecchia fabbrica di propulsori inutilizzata. Il costruttore nipponico e GM non hanno in programma di collaborare a tecnologie di prossima generazione.
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Ambizioni Honda con l’idrogeno
La tecnologia dell’idrogeno svolge un ruolo fondamentale nella sua strategia a lungo termine: mira al 5% del mercato globale dei camion a celle a combustibile a idrogeno nel 2030, e una quota del 30% entro il 2040. Intende eliminare gradualmente le centrali elettriche a benzina entro il 2040 e vendere solo veicoli elettrici a batteria o a celle a combustibile. Punta a una capacità produttiva per vendere circa 2 milioni di veicoli elettrici e a celle a combustibile a livello globale nel 2030: rappresenterebbero circa il 40 percento del suo piano di produzione globale di 5 milioni di quell’anno. Per le vendite di sistemi a celle a combustibile, siamo a 2.000 all’anno. Ma entro il 2030, la Casa prevede di introdurre il sistema a idrogeno di nuova generazione con consegne di celle a combustibile fino a 60.000 all’anno. Fra i concorrenti più agguerriti, Hyundai, BMW e Toyota.
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Honda e GM, quali altre cooperazioni
L’azienda USA – già a settembre 2024 – stava formando una partnership con la sudcoreana Hyundai per la ricerca su sistemi a idrogeno evoluti. In base all’accordo, la società orientale fornisce a quella statunitense veicoli commerciali elettrici. Si prevede inoltre che coopereranno per l’approvvigionamento di componenti. GM in cambio permetterà agli asiatici di utilizzare siti all’interno delle fabbriche del costruttore americano negli Stati Uniti: lì, potrà assemblare kit di smontaggio delle auto per aiutare a mitigare l’impatto di eventuali dazi. Se la vettura arriva dalla Corea del Sud, paga le tariffe di Trump; se viene messa insieme negli States, zero barriere.
Terzo punto: GM potrebbe rientrare nei mercati europei o indiani sfruttando gli stabilimenti Hyundai. Oggi, le due aziende collaborano ancora su quei veicoli: GM Acura ZDX (costruita nello stabilimento di Spring Hill, nel Tennessee) e Honda Prologue (fabbrica in Messico), due crossover completamente elettrici che si basano sulla piattaforma EV di General Motors.
Foxconn mette gli occhi su Honda
Secondo il quotidiano finanziario giapponese Nikkei, Foxconn (colosso taiwanese dell’elettronica che fa l’Apple iPhone) avrebbe contattato Honda, che fa gola anche per i motori a idrogeno. Il desiderio è fare un mega accordo a quattro con Nissan e Mitsubishi. Per scommettere forte anche sull’elettrico, facendo concorrenza ad altri big hi-tech che investono nell’automotive settore full electric: le cinesi Huawei e Xiaomi. Il gigante di Nuova Taipei pare che non abbia nessuna intenzione di lasciare campo libero alle due aziende del Dragone. Da Taiwan con furore contro la Cina.