Honda, la sua nuova tecnologia di batterie allo stato solido potrebbe raddoppiare l’autonomia dei veicoli elettrici

Dario Marchetti Autore
L’utilizzo delle nuove batterie non sarà però confinata al solo settore delle auto elettriche
Stabilimento Honda per la produzione di batterie allo stato solido

L’autonomia elettrica degli autoveicoli prodotti da Honda potrebbe raddoppiare entro il 2030. A sostenerlo è stato il responsabile della ricerca e sviluppo della casa automobilistica nipponica, Keiji Otsu, basando le sue affermazioni sull’ormai imminente introduzione delle batterie allo stato solido.

Keiji Otsu ha rilasciato tali dichiarazioni ai giornalisti nel corso dell’inaugurazione della linea di produzione dimostrativa a stato solido di Honda a Sakura City, in Giappone. Il sito di 27.400 metri quadri ha ricevuto 43 miliardi di yen (al cambio attuale 277 milioni di dollari) di finanziamenti e potrà iniziare la produzione pilota di batterie a partire dal prossimo mese di gennaio.

Per ora si tratta di un progetto pilota

Occorre ricordare che, per l’appunto, si tratta per ora di un progetto pilota. Nel corso del quale gli ingegneri Honda saranno incaricati di verificare il processo di costruzione, le tecnologie e i costi di produzione delle batterie. Oltre a definire le specifiche esatte delle celle della batteria prima che possa iniziare la produzione su vasta scala e che i pacchi batteria possano essere montati sui veicoli elettrici di serie.

Stabilimento Honda per la produzione di batterie allo stato solido

Tutto ciò, stando a quanto affermato dalla casa, dovrebbe accadere nella seconda metà di questo decennio. Lo stesso Otsu, dal canto suo, ha indicato la tecnologia allo stato solido alla stregua di “un punto di svolta dell’era dei veicoli elettrici”. Lo ha fatto in una conversazione con l’agenzia di stampa Reuters, in cui ha aggiunto che le nuove batterie saranno in grado di fornire il doppio dell’autonomia di guida delle attuali batterie agli ioni di litio entro la fine di questo decennio e 2,5 volte in più entro il 2040.

Ove ciò fosse vero, vorrebbe dire che i veicoli elettrici Honda saranno in grado di percorrere quasi 970 chilometri con una carica entro il 2029. L’ipotesi ritenuta più probabile è però di portata più limitata e dovrebbe tradursi per la maggior parte dei modelli della casa in un leggero miglioramento in termini di autonomia. Cui si andrà però ad aggiungere la possibilità di sfruttare i vantaggi della densità energetica in modo da ridurre le dimensioni delle batterie montate sulle sue auto elettriche.

Gli obiettivi di Honda

Gli obiettivi che si propone Honda per il progetto pilota di Sakura City possono essere così riassunti: la riduzione in termini di dimensioni delle batterie nell’ordine del 50% e per quanto riguarda il peso del 35%. Mentre si dovrebbero attestare intorno al 25% i risparmi in termini di costi rispetto a quanto comportano gli attuali alimentatori di EV.

Stabilimento Honda per la produzione di batterie allo stato solido

Proprio la riduzione dei costi, come ricordato da Otsu nella conversazione intrattenuta con Reuters, è un obiettivo assolutamente fondamentale. Solo in tal modo, infatti, sarà possibile rendere le auto elettriche effettivamente accessibili a tutti, anche a quelle classi popolari che sono al momento escluse dalla rivoluzione green a causa dell’elevato prezzo della stragrande maggioranza di questi veicoli. Un obiettivo fondamentale soprattutto in un momento, come l’attuale, in cui l’interesse verso la mobilità sostenibile inizia a scemare in maniera evidente.

Per quanto concerne Honda, la casa automobilistica asiatica ha affermato il suo intento di aumentare la produzione di veicoli elettrici a oltre due milioni di unità entro i prossimi cinque anni. Il tutto sulla base di una previsione che vede i veicoli alimentati a batteria e a celle a combustibile rappresentare il 40% delle sue vendite totali da quel momento sino al 2040.

Occorre peraltro sottolineare come Honda non abbia in programma di installare batterie allo stato solido esclusivamente nelle proprie auto. Una gamma di prodotti per la mobilità, tra cui motociclette e persino aerei, ne andranno infatti a condividere i benefici. Lo stesso Otsu ha poi ricordato che Honda, proprio all’inizio di quest’anno ha stretto un’alleanza con Nissan, tesa allo sviluppo di batterie e motori. Nel quadro di questo accordo potrebbe vendere le sue batterie prodotte a Sakura City non solo a Nissan, ma anche ad altri marchi.

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