Il nuovo CEO di Honda, Toshihiro Mibe, durante una recente conferenza stampa ha descritto un set di obiettivi molto ambiziosi per il futuro di Honda perlomeno per quanto riguarda il processo di elettrificazione. Il CEO di Honda ha ammesso che, gradualmente, saranno esclusi tutti i motori a combustione interna per completare il processo sui nuovi modelli entro il 2040. A completamento di questa prima fase ci sarà inoltre, entro il 2050, un concreto raggiungimento della neutralità energetica per ciò che riguarda le attività aziendali del costruttore. C’è poi la volontà, sempre entro il 2050, di produrre vetture e moto capaci di produrre zero incidenti realizzati inoltre con materiali completamente sostenibili.
In casa Honda l’investimento per attuare questa strategia sarà nell’ordine dei 46 miliardi di dollari. L’obiettivo numero uno, da mettere in pratica entro il 2030, è quello di ricavare il 40% delle vendite presso i principali mercati ottenute da vetture ad idrogeno o elettriche. In ogni caso la strategia prevede un importante apporto derivante dalle batterie allo stato solido, prodotto già in fase di produzione su linea di prova. In questo momento il listino di Honda prevede una sola elettrica, la Honda e, ma ci sono molte ibride e nella seconda metà del decennio è previsto anche il lancio di una piattaforma dedicata alle elettriche denominata e:Architecture utilizzabile in Nord America e poi a livello globale.
Proprio il mercato nordamericano risulterà fondamentale per la transizione visto che proprio in quest’area, Honda prevede la vendita di EV e auto a idrogeno pari al 40% nel 2030, quindi 80% nel 2035 e 100% entro il 2040. La nuova partnership con General Motors aiuterà inoltre Honda a raggiungere gli obiettivi proposti, visto che GM fornirà la sua nuova piattaforma per le batterie di nuova generazione “Ultium”; da questa deriveranno due nuove EV.