Se n’era parlato e, adesso che ne conosciamo a pieno le caratteristiche, se ne parlerà ancora di più. Dopo una lunga attesa, che sembrava quasi infinita, la Hennessey Special Vehicles presenta l’ultimo “giocattolino per nababbi”, la Venom F5 Revolution Roadster. Uomini d’affari, calciatori, divi del cinema e rockstar avranno una nuova auto da mettere nella lista dei desideri. La tiratura sarà estremamente limitata, il che ne incrementa ancor di più il prezzo, pari a 3 milioni di euro. Ma chiunque la ordini presterà ben poca importanza a questo “dettaglio”. Se ci avete prestato caso, allora siete dei comuni mortali, mentre ciò a cui siamo davanti mira alla crème de la crème della società.
Le caratteristiche svelate dal Costruttore a stelle e strisce ambiscono alla magnificenza assoluta, tale da trasmettere una bella scarica di adrenalina. Mettersi al volante e scendere in pista costituirà la realizzazione di un sogno. Il nome affibbiato al propulsore è tutto un programma: “Fury”. E furioso lo è davvero, se pensate che eroga ben 1.842 CV. Una cattiveria inaudita, la quale imporrà un certo savoir faire, altrimenti sarà inevitabile perdere le redini. Manco il tempo di accorgersene e sarà pronta a rivoltarsi contro, un po’ nello stile di un puledro imbizzarrito.
La potenza supersonica costituisce il principale tratto distintivo, tuttavia anche le credenziali sotto il piano estetico emanano fascino. La percezione di valore arriva pure solo osservando qualche fotografia. È davvero uno spettacolo, la degna metà complementare della coupé da cui prende le distanze in diversi modi. Andiamo allora a scoprire, in una panoramica dettagliata, le peculiarità della Hennessey Venom F5 Revolution Roadster. A cominciare dal look, passeremo poi agli interni e, quindi, al “cuore pulsante”, comprese le altre componenti meccaniche.
Indice Show
Hennessey Venom F5 Revolution Roadster: gli esterni
In confronto alla “variante coperta”, la Hennessey Venom F5 Revolution Roadster si distingue abbastanza dal punto di vista dell’immagine. Nel dettaglio, annovera splitter anteriori e posteriori maggiorati, dei nuovi cerchi, dei piani di immersione sulla fascia anteriore e un alettone posteriore specifico, delle sospensioni riadattate. Lo stile conferito è frutto della necessità di arrivare alle performance migliori in assoluto.
Per capire che cosa intendiamo, guardate al top, un pannello in fibra di carbonio rimovibile affinché rimanga il più leggero possibile. Con un peso di appena 18 kg, esso è fissato con quattro bulloni a sgancio rapido e due chiusure ad alta resistenza, in maniera da resistere alle straordinarie capacità di accelerazione e alle forze aerodinamiche del “missile” quando viene spremuta al massimo delle sue capacità.
La capote scoperta è stata tolta di mezzo affinché, insieme alla sorella da pista, costituisca la Venom F5 più leggera di sempre. Pesa meno delle proposte stradali da 1.360 kg, sebbene la compagnia abbia accuratamente evitato di rilasciare dettagli esatti su come ci sia riuscita. In fondo, alla clientela importa soprattutto del risultato e, stando alle qualità conclamate del produttore, già regnava la massima fiducia.
Adesso, a seguito del reveal, è chiaro il livello raggiunto. Il conturbante aspetto era ampiamente previsto tra i fan della Casa, restia alla sobrietà. D’altro canto, se spendi l’ira di Dio pur di averne una perché mai bisognerebbe adottare un basso profilo? L’effetto scenografico garantito è parte del pacchetto, sebbene nessuna scelta attuata sia fine a sé stessa. In cima alle priorità ci sono le performance e alla luce di quanto saprà essere cattiva sull’asfalto dipenderà altresì l’indice di gradimento da parte degli acquirenti. Perché andare veloci non è importante, ma l’unica cosa che conta!
Gli interni
Gli interni sono rivestiti in Alcantara, un’eccellenza del nostro Paese. Il materiale è opera, infatti dell’omonima società, totalmente con sede nel Belpaese. Mentre il quartier generale si trova a Milano, affondano le radici a Nera Montoro, in provincia di Terni (Umbria), sia lo stabilimento produttivo sia il Centro Ricerche e Sviluppo. Con un approccio avanguardista, la S.p.A., costituita all’inizio degli anni Settanta, vanta una tecnologia innovativa, valse prestigiose collaborazioni in ambito automotive e non. Espressione del lifestyle contemporaneo, ha unito le forze insieme ad alcune delle principali realtà dell’industria mondiale, forte della certificazione “Carbon Neutral”.
La scelta dell’Alcantara sottolinea l’appartenenza della Hennessey Venom F5 Revolution Roadster al lusso. Se il “dettaglio” costituisce una piacevolissima conferma, viene adesso introdotto il sistema di telemetria digitale in tempo reale o alla fine di una sessione, utile a misurare dati di vario tipo, tra cui il track record, gli intertempi e la forza G in curva, che fa molto Formula 1. Parte del divertimento sarà, appunto, quella di sondare i propri limiti di pilota e nel provare a battere i record personali.
Il marchio si è permesso di mostrare nei primi scatti ufficiali una finitura in fibra di carbonio a vista, resa popolare da concorrenti del calibro di Pagani e Koenigsegg. Un trattamento che impone una maestria artigianale ben sopra la media. Adottarla mette a dura prova le capacità del team incaricata, d’altro canto, se il processo viene eseguito a regola d’arte, il colpo d’occhio ricompensa con tanto di interessi. Per ottenere l’effetto, Hennessey posiziona la fibra di carbonio a mano in un motivo a spina di pesce, contribuendo a esaltare le linee del corpo vettura della F5.
Dopodiché, il rivestimento trasparente subisce un accurato trattamento di lucidatura, prima di applicare accenti dipinti a contrasto. Il lavoro non si avvicina alla finitura Koenigsegg Naked Carbon, privo di qualsivoglia copertura trasparente o resina epossidica. Il lato positivo è che un maggior numero di clienti avrà l’opportunità di avvalersene. Se solo tre hypercar Koenigsegg dispongono della finitura KNC, il cui costo di aggirerebbe intorno ai 440 mila dollari, Hennessey proporrà la sua interpretazione personale in una serie di cinque hypercar in edizione limitata.
Il fondatore e amministratore delegato, John Hennessey, ha parlato dello spirito con cui sono arrivati al risultato finale. Avevano in mente di creare un veicolo dove le performance da pista si combinassero al tettuccio aperto per “un’esperienza viscerale senza eguali”. La capostipite ritratta, concepita su misura per un cliente speciale, sancisce il debutto della loro finitura in carbonio nudo con la meticolosa trama a vista realizzata a mano. E volete sapere un po’ chi è il “cliente speciale”? Michael Jordan!
Motori e prezzo
Mentre le Hennessey in carbonio a vista ammontano a cinque, sono dodici le Venom F5 Revolution Roadster, ciascuna da tre milioni di dollari e già sold-out. Montato centralmente, il V8 “Fury” da 6.6 litri da 1.8 da 1.842 cavalli invia la potenza alle ruote posteriori tramite la stessa trasmissione automatica a sette rapporti della coupé, seppur tarata per uso agonistico. Con ogni probabilità la Hennessey F5 Revolution Roadster migliorerà sia lo scatto da 0 a 100 km/h in 2,6 secondi dell’esemplare da strada sia la velocità di punta di 480 km/h.
La sensazione di velocità in rettilineo viene enfatizzata dall’ala posteriore regolabile in grado di fornire più di 363 kg di carico aerodinamico a 300 km/h e più di 635 kg a 400 km/h. Ricevono conferma le sospensioni a doppio braccio oscillante, stavolta, però, con un assetto maggiormente aggressivo e ammortizzatori modulabili. Il debutto in pubblico della Hennessey Venom F5 Revolution Roadster è fissato per il prossimo 18 agosto a The Quail, l’appuntamento più “in” della Monterey Car Week.