Molti si chiedono: i milionari che hanno avuto successo in USA, ce l’avrebbero fatta anche in Europa? La risposta potrebbe essere: no, causa burocrazia. Situazione che magari si sta verificando nella guerra legale Tesla per la GigaBerlin. Il guaio adesso è l’approvvigionamento idrico dell’impianto. Ipotesi: le falde acquifere potrebbero non essere sufficienti a rifornire l’area quando la fabbrica del Costruttore americano lavorerà a andrà a pieno ritmo.
Cosa dicono della possibile GigaBerlin Tesla
Quindi, ambientalisti e burocrazia, Verdi e cavilli. Le falde acquifere si stavano riducendo a causa del cambiamento climatico. Irina Engelhardt, a capo del dipartimento di idrogeologia dell’Università di Berlino, ha detto: Tesla peggiorerà il problema. E potrebbe non esserci più acqua per tutti.
Ecco il ministro dell’Economia dello stato del Brandeburgo Joerg Steinbach: l’attuale fornitura d’acqua è sufficiente per la prima fase della fabbrica; ma una volta che il sito sarà ampliato avrà bisogno di molta più acqua”.
E Alex Brondstert, professore dell’Università di Potsdam: la fabbrica Tesla raddoppierà il consumo di acqua della regione ed è ingenuo credere che le riserve siano sufficienti per lo stabilimento e per i residenti.
La palla va al giudice, che deciderà il 4 marzo 2022.
Problema: Musk per aprire uno stabilimento in Europa ha messo nel piatto 5 miliardi di euro. Investimento non tornato indietro per ora. Per fortuna, la Gigafactory Shanghai va a mille. Per la felicità dei lavoratori cinesi. Ovviamente, se Elon si stancasse, non rientrerebbe di quell’investimento. E dirotterebbe denaro altrove.
Successone di Musk
Ma per caso qualcuno è un po’ invidioso del successo di Tesla? Se lo chiedono sui social gli appassionati. Rammentiamo che Musk furoreggia con le sue macchine a batteria dall’enorme appeal: Tesla imbattibile con le sue auto elettriche nel Vecchio Continente: primo marchio in assoluto. Lo dicono i dati di JATO Dynamics.
Tesla stravince: il 13,9% di elettriche vendute nel 2021 in Europa è della Casa californiana. Con 168.000 immatricolazioni. E la Tesla Model 3 che sfonda da tutte le parti, divenendo status symbol: addirittura 141.000 unità, a +64% sul 2020.