Il gruppo Volkswagen si trova nella crisi peggiore dal 2015, quando lo scandalo Dieselgate le fece perdere parecchia reputazione. Sin dall’investitura, all’attuale numero uno Oliver Blume è toccato trattare temi spinosi. Non sembra funzionare nulla tra le sue fila, né nell’elettrico né nel digitale. Un alto funzionario è stato inviato a Pechino per analizzare la situazione e il suo rapporto è piuttosto allarmata. Rientrato nel quartier generale di Wolfsburg, ha comunicato al leader che stanno perdendo terreno nella corsa alle elettriche presso il mercato numero uno al mondo. Non è, però, tanto questo ad allarmare quanto l’incapacità di trovare delle soluzioni efficaci, tali da rispondere ai problemi.
Gruppo Volkswagen: allarme in Germania per il futuro
Nel momento in cui la Cina ha riaperto i battenti dopo la pandemia, i marchi locali avevano raddoppiato il numero di plug-in hybrid ed elettriche immatricolate. La prevalenza era più accessibile di quelli offerti dal gruppo Volkswagen. E neppure adesso, con l’economia del dragone che ha perso un po’ di smalto, ci pensano le potenze occidentali ad agitare le acque. Tesla ha scalato le gerarchie dell’industria, rivendicando la leadership nell’innovazione delle quattro ruote.
L’emergenza toglie serenità soprattutto alle potenze premium, comprese le connazionali BMW e Mercedes, alle prese con le medesime criticità. Che hanno, tuttavia, avuto il merito di mettere la quinta nelle bev, a differenza di VW, attualmente impegnata a mettere mille pezze. I ritardi infiniti nella realizzazione dei pianali hanno già spinto Blume e soci a finalizzare degli accordi provvisori con terze parti. Stando alla tesi portata avanti da fonti vicine ad Audi, la cacciata di Markues Duesmann sarebbe dipesa anche da questo.
Al suo posto, dal 1° settembre 2023 il numero uno del brand risponde al nome di Gernot Dollner. Un fedelissimo del gruppo Volkswagen, reduce da una proficua collaborazione con Blume stesso in Porsche. Nemmeno lui, però, ha la bacchetta magica e parecchie minacce si stagliano all’orizzonte. Il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Barbock, ha sottolineato le difficoltà avvertite dall’industria automobilistica tedesca.
Al Salone di Monaco 2023 ha spiegato che per la Nazione è un settore di importanza cruciale, da cui dipende gran parte della creazione di valore. Non solo una questione economica, bensì di sicurezza. Mentre il tempo avanza inesorabile, il gruppo Volkswagen è chiamato alla svolta. Il declino della combustione interna è evidente e lo sarà ancor più nei prossimi anni, in dirittura del 2035, all’inizio del bando disposto dalla Commissione Europea.