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Gruppo Volkswagen in crisi? Cosa dicono gli ultimi dati finanziari

Negli ultimi tempi si è parlato tanto di una presunta crisi attraversata dal Gruppo Volkswagen: ecco cosa dicono gli ultimi dati finanziari

Sul conto del gruppo Volkswagen circolano tesi contrastanti. Nelle scorse settimane la stessa potenza delle quattro ruote ha ammesso di trovarsi in un periodo difficile. Il processo di ripresa passerà anche attraverso una campagna di razionalizzazione dei costi, come abbiamo già constatato con il taglio ai volumi di alcuni impianti di Emden. Gli stessi sindacati tedeschi hanno manifestato preoccupazione, a causa del calo degli ordini coi relativi contraccolpi sull’industria locale. Ciononostante, il prospetto finanziario del primo semestre 2023 segnala una crescita del 48 per cento delle consegne, pari a 321.600 unità, con un peso sul totale in aumento dal 5,6 al 7,4 per cento in dodici mesi.

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Gli ultimi dati finanziari del Gruppo Volkswagen

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Scendendo nel dettaglio, le vendite hanno chiuso in crescita del 67 per cento, a 217.700 esemplari, mentre negli Stati Uniti hanno registrato un più 76 per cento, a 29.800. In lieve calo è, invece, il rendimento in Cina, del 2 per cento, a circa 62.400. In aggiunta, il secondo trimestre del 2023 ha visto un’accelerazione, con uno sviluppo del 53 per cento a 180.600 e un peso del 7,7 per cento (contro il 6 per cento di un anno fa). L’andamento negativo nella terra dei dragoni ha subito un’inversione, dove è stato messo a segno un ottimo più 18 per cento.

Per le elettriche del gruppo Volkswagen il mercato chiave è l’Europa, in cui le registrazione del 68 per cento del complessivo, davanti alla Cina (19 per cento) e agli Stati Uniti (9 per cento).

A dispetto delle criticità espresse da VW in tempi recenti, il comunicato diffuso parla di “ulteriori progressi nella strategia di elettrificazione” e di una “domanda stabile”. Difatti, le bev prenotate sono più di 200 mila su 1,65 milioni degli ordini complessivi. Dunque, sembra alla portata l’obiettivo di maturare consegne di bev dall’8 al 10 per cento a fine anno. Comunque, le vendite paventate al termine del 2023 calano da circa 9,5 milioni di unità a una cifra tra i 9 e i 9,5 milioni.

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Tra le varie sfide da affrontare c’è, infatti, la pericolosa avanzata dei marchi cinesi. Ormai le realtà del Paese asiatico hanno preso slancio pure in Europa, avendo compiuto dei notevoli progressi sul fronte della qualità costruttiva, a fronte di prezzi parecchio accessibili. Occhio poi alla flessione dei profitti del 20 per cento a 8,5 miliardi, determinato dalla discesa dell’utile operativo non rettificato da 13,2 a 11,3 miliardi per le oscillazioni delle commodity.

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