La Mini è un’automobile in produzione dal 1959 ad oggi. Uscì sotto vari marchi e vari costruttori, ma la casa che la produceva inizialmente era la British Motor Corporation. La prima serie presentava il motore disposto anteriormente e trasversalmente, il cambio montato sotto il motore e la trazione anteriore. Negli anni Sessanta uscirono due versioni station wagon: la Austin e la Morris. Nello stesso periodo vennero presentati due modelli a tre volumi, per offrire un bagaglio più ampio: la Wolseley Hornet e la Riley Elf. Il successo più importante fu dato però dalla nascita della Cooper, versione sportiva dell’auto creata da John Cooper che era il titolare del Team di Formula 1. A questa versione fu affiancata la Cooper S ed entrambe si aggiudicarono moltissime vittorie nelle varie competizioni di rally.
La seconda venne prodotta dal 1967 al 1969: la Austin e la Morris presentavano una calandra più ampia, un lunotto più grande, luci posteriori rettangolari e interni totalmente neri. Nel 1969 la BMC decise di fare della Mini una marca a sé stante, di migliorare la versione classica e di realizzare un modello di lusso che soppiantasse la Hornet e la Elf: quest’ultimo verrà chiamato Clubman. Negli anni Ottanta il successo maggiore lo ottenne il modello classico, così come negli anni Novanta quando il gruppo Rover intervenne sull’auto per migliorarne la sicurezza e diminuirne l’inquinamento. Dopo che nel 1997 la BMW acquistò la Rover, dal 2001 il mercato delle Mini si ampliò e questa divenne un oggetto di tendenza: negli anni si lavorò molto sulla potenza e sull’estetica accattivante. La seconda serie, in produzione dal 2006 al 2010, presenta dimensioni leggermente aumentate e cilindrata di 120 cavalli per la Cooper e di 175 per la Cooper S.