Gli extra dazi Ue auto elettriche cinesi distruggeranno la Germania

Ippolito Visconti Autore News Auto
Le tariffe sui veicoli elettrici danneggeranno la Germania, avverte la Cina.
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Il flop auto elettrica devasta la Germania e i suoi Verdi, primi responsabili dello sfacelo economico automotive: imposero il bando termico 2035. Wang Wentao, ministro del commercio cinese, è chiaro: sugli  extra dazi Ue auto elettriche cinesi, Pechino spera che la Germania proceda in base ai propri interessi e spinga l’Ue a lavorare nella stessa direzione del Dragone. Se Berlino lo fa, bene. Se non lo fa, le tariffe sui veicoli elettrici danneggeranno la Germania, avverte l’ex Celeste Impero. Ora, i politici ecologisti tedeschi tremano: si teme un autunno di fuoco, coi sindacati imbestialiti. È la svolta green: complimenti all’Ue.

Ora la Cina può piazzare maxi dazi sulle auto premium BMW, Mercedes e VW vendute in Cina; fa indagini anti dumping sui prodotti tedeschi che arrivano dalle parti di Pechino; piazzerà tasse anti Germania. Che si brucia un mercato immenso dove girano tanti soldi.

Dolori elettrici per Berlino

Il ministro del commercio cinese ha affermato che l’imposizione di tariffe sui veicoli elettrici da parte dell’Unione Europea interferirà seriamente con la cooperazione commerciale e di investimento. Nei colloqui del 17 settembre con il vice cancelliere tedesco e ministro dell’Economia Robert Habeck, Wentao è stato perentorio: spera di raggiungere una soluzione in linea con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio il prima possibile. Ed evitare l’escalation delle frizioni economiche e commerciali tra Cina e Ue, dice Automotive News. La Commissione europea è sul punto di proporre tariffe definitive fino al 35,3 percento sui veicoli elettrici costruiti in Cina, in aggiunta al dazio standard del 10 percento sulle importazioni. 

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Visita caldissima

Wang è in visita in Europa per colloqui sul caso anti-sovvenzioni dell’Ue contro i veicoli elettrici di fabbricazione cinese prima di un voto su ulteriori tariffe. Habeck ha detto che la Germania sostiene il libero scambio, accoglie con favore le aziende cinesi di auto e componenti per investire in Europa. Solleciterà la Commissione europea a trovare una soluzione appropriata con la Cina e a fare ogni sforzo per evitare conflitti commerciali, secondo la dichiarazione del ministero. Berlino sull’attenti innanzi alla Cina: ha paura, è piccola. Non è sua abitudine: in Ue è la regina incontrastata da anni, trascina tutti. Come per le auto elettriche. Tutti assieme appassionatamente verso il suicidio europeo elettrico voluto dalla sinistra tedesca.

Dragone deluso, amareggiato e imbufalito

La Cina è rimasta profondamente delusa dopo che l’Ue ha ignorato gli sforzi della Cina. Bruxelles insiste nel pronunciarsi per elevate aliquote di dazio compensativo: no alla soluzione proposta dall’industria cinese. Come il prezzo minimo: zero dazi e listino di partenza elevato. Ue e Germania hanno stuzzicato l’orgoglio del Dragone, che ora spazzerà via tutti con la sue ferocia agonistica nell’automotive. Intanto, nella torre d’avorio di Bruxelles, si pensa alle poltrone della Commissione.

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