Gli azionisti di Stellantis fanno causa al gruppo in Usa: ecco perché

Ippolito Visconti Autore News Auto
Negli Usa, gli azionisti di Stellantis fanno causa al gruppo capitanato da Carlos Tavares. Il motivi? Gli utili deludenti.
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Negli Usa, gli azionisti di Stellantis fanno causa al gruppo capitanato da Carlos Tavares. Il motivi? Gli utili deludenti, come riporta la Reuters. L’accusa al colosso euro-americano: avrebbe nascosto l’aumento delle scorte e altre debolezze, prima di pubblicare i risultati che hanno causato il calo del prezzo delle sue azioni. Il caso è Long contro Stellantis, U.S. District Court, Southern District of New York.

La denuncia presentata giovedì presso la corte federale di Manhattan afferma è che Stellantis avrebbe gonfiato artificialmente il prezzo delle sue azioni per gran parte del 2024 facendo valutazioni straordinariamente positive su scorte, potere di determinazione dei prezzi, nuovi prodotti e margine operativo.

La verità sarebbe venuta a galla il 25 luglio quando Stellantis ha affermato che l‘utile operativo rettificato del primo semestre è sceso del 40% a 8,46 miliardi di euro (9,28 miliardi di dollari), al di sotto degli 8,85 miliardi di euro previsti dagli analisti.

È comune per gli azionisti citare in giudizio le aziende negli Stati Uniti dopo inaspettati cali del prezzo delle azioni. La causa di giovedì chiede danni non specificati per gli azionisti di Stellantis tra il 15 febbraio e il 24 luglio 2024. 

Stellantis: falso

“Questa causa è infondata e la società intende difendersi vigorosamente”, ha affermato Stellantis. Il margine dell’utile operativo rettificato è sceso al di sotto del suo obiettivo annuale a due cifre. Le sue azioni quotate negli Stati Uniti sono scese di 1,94 dollari, del 9,9%, a 17,66 dollari nei due giorni di negoziazione successivi all’annuncio. Anche l’amministratore delegato Carlos Tavares e il direttore finanziario Natalie Knight sono imputati.

Ricordiamo che Stellantis è stata creata nel 2021 dalla fusione di Fiat Chrysler e PSA francese. I suoi 14 marchi includono Alfa Romeo, Citroen, Dodge, Jeep, Maserati, Opel, Peugeot, Ram e altri (poi ci sarebbe Leapmotor, la cinese). La scorsa settimana, ha annunciato un potenziale licenziamento di 2.450 dipendenti presso uno stabilimento di assemblaggio di camion nella periferia di Detroit, dove sta terminando la produzione del camion Ram 1500 Classic. 

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Periodo delicato

In generale, il periodo complicato di Stellantis è visibile anche in Borsa. Le azioni del gruppo guidato da John Elkann hanno subìto un tracrollo, perdendo il 48% del loro valore dai massimi di marzo 2024. Tra gli investitori e gli analisti finanziari c’è un po’ di smarrimento. Domanda: il titolo rappresenta un’opportunità di acquisto o un rischio da evitare? Poi si attendono le risposte del board, con le conseguenze per gli stabilimenti e i lavoratori a livello globale. Ci sono stati tagli ai costi e ritardi nella produzione di auto elettriche, le difficoltà di mercato evidenziate dai cali nelle immatricolazioni e gli stop produttivi fra cui quello di Mirafiori. Non giovano gli scontri con il governo italiano. Mentre i conti semestrali deludenti hanno contribuito alla discesa. Solo sfortuna? Solo calo della domanda mondiale? Secondo Equita, la semestrale negativa è da imputare anche a problemi interni come il ritardo della produzione dei nuovi modelli e l’eccesso di scorte di magazzino in Nord America. Occhio: questi fattori, col calo dei prezzi atteso per i prossimi trimestri, impatteranno pure nel secondo semestre 2024.

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