Giulia station wagon, perché non si farà

Natale LiVecchi Autore Auto
Alfa Romeo Giulia

Alfa Romeo GiuliaOra è ufficiale, l’Alfa Romeo Giulia in configurazione station wagon non si farà. Lo sviluppo non è nelle corde dei vertici FCA come confermato dallo chief operating officer Emea, Alfredo Altavilla. Tuttavia la conferma era già nell’aria da un po’ di tempo a questa parte. Tra l’altro le parole di Marchionne dello scorso gennaio indicavano come unico mercato fiorente, per quanto riguarda le familiari, quello europeo; nessun mistero quindi rispetto alla propensione della Giulia verso i paesi “extra europei” quindi non propensi alle wagon.

La possibilità di una Giulia station wagon aveva sicuramente fatto gola agli appassionati, forte anche di un probabile confronto ancora più serrato con le tedesche, principali “avversarie” della Giulia, senza cosiderare la maggiore praticità del modello familiare in sé. Il parere di Altavilla, e di FCA, rispetto alla non produzione della versione station wagon si baserebbe sulla comparazione wagon-Stelvio laddove quest’ultima, in vendita da aprile 2017, andrebbe già a sopperire la mancanza della wagon vista la ottima abitabilità e capacità di carico unita ad un interessante piacere di guida. Il concetto è racchiuso nel pensiero dello stesso Altavilla secondo il quale “La Stelvio smitizzerà il ruolo delle wagon”.

Giusto o sbagliato che sia in Alfa Romeo esiste la volontà di concentrare tutti gli sforzi sulla Stelvio, per le capacità descritte in precedenza, puntando quindi insieme alla Giulia berlina ad un mercato decisamente globale.

È sicuramente importante chiedersi se la strada iniziata è quella giusta, vista anche l’influenza in Europa delle station wagon di segmento D, si pensi per esempio ai volumi di vendità di BMW e Mercedes che hanno puntato sulla varietà della gamma e quindi anche su numerose versioni wagon.

Se la strategia dovesse ripagare tanto di guadagnato per l’italianità nel mondo e per un “Biscione” globale. Chapeau!

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