Gigafactory Stellantis di Termoli: le cose che (non) si sanno

Gigafactory Stellantis di Termoli Gigafactory Stellantis di Termoli

Ecco che cosa si conosce della Gigafactory Stellantis di Termoli. Anzitutto, il Gruppo sostiene i piani di crescita di Automotive Cells Company (ACC). Che intende trasformare l’attuale stabilimento molisano in quel di Campobasso, in Italia, in un nuovo impianto. Dedicato alla produzione di batterie. E finalizza l’accordo per aggiungere Mercedes-Benz come nuovo partner alla pari con TotalEnergies/Saft e Stellantis.

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Secondo punto: i partner si sono anche impegnati ad aumentare la capacità industriale di ACC
ad almeno 120 gigawattora (GWh) entro il 2030. E ad ampliare lo sviluppo e la produzione di celle e moduli per batterie ad alte prestazioni di nuova generazione.

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Infatti, e questo è il terzo aspetto, nell’ambito del piano strategico Dare Forward 2030, Stellantis ha annunciato piani per realizzare globalmente vendite di veicoli elettrici a batteria (BEV) per cinque milioni di unità nel 2030, raggiungendo con i BEV il 100% del mix di vendite di vetture in Europa. E il 50% di auto e veicoli commerciali leggeri negli Stati Uniti. Ha inoltre aumentato la capacità pianificata di batterie da 140 GWh a circa 400 GWh, grazie al supporto di cinque Gigafactory e di contratti di fornitura aggiuntivi.

Ma quanti addetti prevederà la Gigafactory? Nessuna specifica. Tavares si è limitato ad affermare che l’investimento assicurerà il futuro della grande comunità di Termoli. Mancano dettagli al millimetro sull’ammontare degli investimenti.

stellantis LG

Dalla Gigafactory Stellantis all’accordo in Canada

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Secondo passo avanti: Stellantis e LG Energy Solution investiranno 5 miliardi di dollari CAD in una joint venture per realizzare il primo impianto di produzione di batterie agli ioni di litio in Canada. L’inizio delle attività per la costruzione dello stabilimento è previsto entro la fine dell’anno e l’avvio delle operazioni di produzione partiranno nel primo trimestre del 2024.

L’impianto mira ad avere una capacità produttiva annuale superiore a 45 gigawattora (GWh) e creerà fino a 2500 posti di lavoro a Windsor e nelle aree circostanti. A livello comunale, provinciale e federale del governo canadese ha accettato di sostenere in pieno il successo dell’operazione della joint venture.

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