Mai vista la Germania così nel panico come oggi che deve affrontare il dramma dell’auto elettrica in cui s’è cacciata coinvolgendo tutta l’Europa. Ora vuole sostenere la richiesta del settore automobilistico europeo (Acea) e del governo Meloni di anticipare dal 2026 al 2025 la clausola di revisione. Insomma, l’anno prossimo e non fra due anni ci si siede attorno a un tavolo e si capisce se puntare ancora al ban termico 2035.
Per il 2025 sì
Il vicecancelliere e ministro dell’Economia, Robert Habeck, dopo un incontro con i rappresentanti di costruttori, sindacati e produttori di componentistica, ha detto: “Dalla tavola rotonda è emersa la speranza che la revisione avvenga già nel 2025. Sono felice di appoggiare questa richiesta. Ha senso affrontare la questione ora, cioè farlo un po’ prima, in modo che i cambiamenti che probabilmente saranno strutturali nel mercato possano essere presi in considerazione negli obiettivi che sono stati fissati nel 2019”. Nel mirino, i nuovi limiti in vigore dal 2025. Il ministro, che uno dei leader del partito dei Verdi (proprio loro hanno imposto le regole all’Ue), dice che bisogna fare in fretta perché l’elettrico non vende.
Per il 2035 no
“Non ho detto di essere a favore di un allentamento dei requisiti. Lo stop alle endotermiche nel 2035 è essenziale per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e non va messo in discussione”. Un bel mistero in salsa teutonica, con spruzzatina di ecogreen. Prima, vogliono i vincoli 2025, per arrivare all’elettrico del 2035. Poi, togli i vincoli 2025. Ma se li elimini, o li cambi, come ci arrivi al full electric fra 11 anni? È una contraddizione. Un cronoprogramma con target finale. O rispetti il progetto dalla A alla Z, o prendi quel progetto e lo butti dalla finestra. Inutile anticipare la discussione, rivedere i limiti 2025, e non toccare quelli del 2035. C’è da scalare una montagna di 10.000 metri in 10 mesi: devi fare 1.000 metri al mese. Se ti fermi, è impossibile fare 7.000 metri in 15 giorni. Devi tornare a valle, ammettendo di aver pensato a un’idiozia. Quelle tedesche sono mosse da panico, indotto dal fatto che sanno bene come il full electric sia un danno per tutti, e un assist ai cinesi.
Cambiale Verde
La verità è che i Verdi hanno una cambiale pesantissima in mano: quella degli elettori. I quali li hanno fatti sopravvivere in Germania e, di riflesso, in Ue. Pur in gravissima perdita. Se gli eco politici bruciano quella cambiale, perdono consenso, e perdono gli scranni e il potere. Pertanto si arrabattano con discorsi da azzeccagarbugli: molto politici, burocratici. Insomma, sono numericamente e politicamente sotto scacco. In quanto all’Italia, parla con Austria, Repubblica Ceca e Spagna. Ma, come sempre, Berlino decide: se questa non si smuove dal ban termico, le altre vanno in coda, si allineano.