La crisi di Tesla sta assumendo una velocità difficile da prevedere sino a qualche mese fa. Tanto da spingere il suo brand ad un deprezzamento che sta sollevando preoccupazione e allarme presso coloro che sono in possesso di un’auto elettrica prodotta dal marchio californiano. E se Elon Musk, nel 2019, sosteneva con orgoglio che i suoi prodotti costituivano un asset in rivalutazione, oggi è esattamente il contrario. Con conseguenze al momento non prevedibili, considerata la rapidità con cui la crisi in atto si sta propagando, a livello globale.
La fuga da Tesla sta assumendo le sembianze di una vera e propria rotta
I dati che arrivano dal mercato globale dell’auto non lasciano eccessivi dubbi: Tesla è in crisi. Una tendenza che, però, non solo non tende ad attenuarsi, ma acquista velocità di giorno in giorno. Tanto da consigliare gli investitori a liberarsi delle sue azioni e i proprietari a fare altrettanto nei confronti dei propri veicoli. A meno di non voler rischiare un’ulteriore perdita di valore, in entrambi i casi è meglio rassegnarsi ad una forte perdita, senza attendere oltre.

Basta in effetti vedere quanto sta accadendo nel settore dell’usato, ove il valore dei modelli Tesla è praticamente in caduta libera. Molti possessori stanno vendendo il più velocemente possibile, pur di non essere coinvolti in una crisi al momento inarrestabile e arrivare a toccare il fondo insieme all’azienda.
Basta in effetti dare una rapida occhiata al sito CarGurus, per notare come l’intera gamma della casa californiana stia subendo un massiccio deprezzamento. Se qualcuno pensa trattarsi di qualche decimo di punto, in percentuale, compie un errore madornale.
Le Tesla usate, infatti, si stanno deprezzando a un tasso tre volte superiore a quello delle altre case automobilistiche. I dati mostrano con assoluta chiarezza come il valore delle Tesla usate sia calato in media del -7,26% anno su anno. Un deprezzamento significativamente maggiore rispetto alla media nell’indice dei veicoli usati di CarGurus.
A cosa è dovuta, la tendenza in atto?
La caduta libera è del tutto evidente per il Cybertruck, che ha visto il suo valore scendere del 58% nel giro di un anno. Un dato derivante non solo da una domanda in picchiata nel settore dei camion, ma anche ad una crescita del suo prezzo di vendita.
Non si tratta, però, di un caso isolato. Anche Tesla 3, Y, S e X hanno fatto segnare cali molto significativi, in una forbice compresa tra -6,3 al -13,6%, sempre anno su anno. Un ribasso che è del resto confermato dalla tendenza a 90 giorni. Quindi con limitate speranze di vedere una inversione di trend, nell’immediato futuro.

La domanda che ne consegue è abbastanza scontata e se la stanno ponendo molti esperti: a cosa è dovuta questa enorme perdita di valore? Si tratta di un semplice afflusso di Tesla usate a deprimerne il prezzo o occorre mettere nel conto anche la voglia di novità dei consumatori, alimentata del resto da una concorrenza sempre più forte? Occorre poi mettere nel conto anche quanto sta accadendo a livello politico, con un numero sempre maggiore di clienti del marchio californiano urtati dall’impegno politico di Elon Musk. Probabilmente, tutti questi fattori stanno pesando, dando vita ad un mix letale: non solo tanti vogliono sbarazzarsi delle Tesla, ma sta anche calando la platea di coloro che sono interessati ad acquistarle.
Gli ex proprietari di Tesla sono felici di aver venduto le proprie autovetture. Per capirlo basta una semplice consultazione su Reddit. Si tratti di Rivian, di Kia EV6 GT o di Chevy Equinox EV, chi si è rivolto ad altre aziende mostra evidente soddisfazione per essere uscito dall’orbita di Tesla. E post dopo post, appare evidente come proprio il suo CEO rappresenti una delle cause di questo abbandono di massa.
Il tutto avviene peraltro in un momento in cui la domanda di EV non Tesla si trova in forte aumento, nel segmento dell’usato. Una tendenza simile a quella che sta interessando il mercato delle auto nuove. E che promette nuovi deprezzamenti per le Tesla già in circolazione. Un flusso costante di quelle usate e lo scambio con quelle di altri marchi potrebbe infatti tradursi in una ulteriore spinta verso il basso per il loro valore.
Più di un esperto sembra propenso ad accreditare uno scenario di questo genere nelle prossime settimane. Tale da porre le basi per una rotta sempre più caotica e disastrosa di un esercito che, un tempo, sembrava inarrestabile.
Comprare una Tesla usata può diventare un affare?
Per chi possiede al momento una Tesla, vedere i prezzi sul mercato dell’usato scendere a questi ritmi potrebbe rivelarsi una spinta alla vendita del proprio veicolo. Sino a qualche mese fa il deprezzamento era fisiologico e rientrava nelle medie di settore. Ora non è più così.

Ad affrettare questa tendenza è un rifiuto sempre più evidente verso Elon Musk da parte dell’opinione pubblica. Basta in effetti guardare i risultati di un recente sondaggio tedesco per capire la serietà del fenomeno in atto. Condotto da T-Online, su un campione di 100mila persone, mostra che solo il 3% degli interpellati si dichiara disposto a comprare una Tesla. Contro il 94% che non ha problemi a dichiararsi completamente contrario all’ipotesi. Solo dieci anni prima era possibile registrare un simile orientamento da parte dei consumatori tedeschi. Ovvero quando Tesla era un’azienda di nicchia e il mercato delle auto elettriche una realtà residuale.
In questa situazione apparentemente terribile per Tesla, qualcuno ravvisa però una vera e propria opportunità da sfruttare. Con i prezzi in picchiata, acquistare una Tesla usata in questo momento o nei prossimi mesi potrebbe rivelarsi un grande affare. Per capirlo basta gettare lo sguardo sugli elenchi di CarGurus e operare un raffronto tra il prezzo medio di una Tesla usata e quello di tutti gli altri modelli presenti. Nel primo caso il dato viaggia a 29.552 dollari, nel secondo si attesta a 27.014 biglietti verdi. Parcheggiare un’auto elettrica usata nel vialetto o nel garage di casa può essere effettivamente conveniente. A meno di non rientrare nel sempre più folto esercito di coloro che detestano Elon Musk.