Frenata automatica d’emergenza in Usa: possibile rivoluzione

Ippolito Visconti Autore News Auto
L’amministrazione Trump sta esaminando la norma statunitense sulla frenata automatica d’emergenza.
Frenata automatica d’emergenza

Possibile rivoluzione di Trump nel settore automotive: no alla frenata automatica d’emergenza obbligatoria nelle tempistiche inizialmente fissate. La National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha dichiarato che posticiperà la data di entrata in vigore al 20 marzo 2025 per dare alla nuova amministrazione il tempo di rivedere ulteriormente la norma. Una regola voluta dall’ex presidente Joe Biden: quasi tutte le nuove auto e camion entro il 2029 devono avere sistemi avanzati per stoppare il mezzo senza l’intervento umano.

Frenata automatica

Case contro Sleep Joe

La Alliance for Automotive Innovation, che rappresenta General Motors, Toyota Motor, Volkswagen e altre Case automobilistiche, la scorsa settimana ha intentato una causa per bloccare la norma: impossibile con la tecnologia attuale. Il gruppo ha chiesto alla Corte d’appello degli Stati Uniti per il distretto di Columbia di annullare la regola di Sleepy Joe, affermando che il requisito secondo cui auto e camion devono essere in grado di fermarsi ed evitare di colpire i veicoli davanti a loro fino a 62 miglia orarie (100 km/h) è irrealistico. L’anno scorso ha chiesto senza successo alla NHTSA di riconsiderare la norma. Ma le cose cambiano in fretta: things change. È arrivato Trump, e così adesso la partita si riapre. Il Ceo di Alliance John Bozzella, che ha scritto al tycoon affinché  riconsideri la norma, a novembre ha definito la norma “sbagliata nel merito. Sbagliata dal punto di vista scientifico. Davvero una decisione disastrosa”.

Frenata automatica

Cosa dice il Congresso

Il Congresso ha ordinato alla NHTSA nella legge sulle infrastrutture del 2021 di stabilire standard minimi di prestazioni per i sistemi di frenata di emergenza automatica, che utilizzano sensori come telecamere e radar per rilevare quando un veicolo è prossimo a schiantarsi e quindi azionare automaticamente i freni se il conducente non lo ha fatto. Nel 2016, già 20 Case automobilistiche hanno accettato volontariamente di rendere la frenata di emergenza automatica uno standard su quasi tutti i veicoli statunitensi entro il 2022. Entro la fine del 2023, tutte e 20 avevano equipaggiato almeno il 95% dei veicoli con i sistemi frenanti, ma i critici affermano che non c’è modo di garantirne l’efficacia senza regolamenti governativi. Nel maggio 2023 la NHTSA aveva proposto di imporre ai veicoli di conformarsi entro tre anni, ma ora le società hanno a disposizione cinque anni.

I numeri

La NHTSA ha affermato che la frenata automatica obbligatoria salverebbe almeno 360 vite all’anno e impedirebbe 24.000 feriti, dato che i decessi dovuti al traffico sono aumentati dopo la pandemia. È vero? Certo. Ogni tecnologia porta comfort e sicurezza stradale, purché l’automobilista la usi in modo intelligente: chi dorme o si fa i selfie col Tesla Autopilot attivo è uno stupido, una mina vangante cui ritirare la patente a vita. Ma servono soldi, investimenti delle Case. E quindi i prezzi delle auto salgono. Le macchine si vendono poco: se il listino rincara, le consegne scendono ancor più. Proprio come accaduto in Europa: auto più pulite e più sicure – per via delle imposizioni di Bruxelles – hanno prezzi maggiori.

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