Da Francoforte con dolore: fortissimi tagli Ford in Germania per sopravvivere al flop elettrico. Parliamo di 4.000 licenziamenti in Europa (Ue più Regno Unito), di cui 2.900 in terra tedesca entro fine 2027. Più 800 in Gran Bretagna e 300 in altri Paesi. La Casa Usa ha (per ora) 28.000 dipendenti nel Vecchio Continente e 174.000 a livello globale.
Tre i motivi del dramma
Uno. Le elettriche cinesi sono troppo forti: inarrivabili, non c’è competizione. Tesla è di un altro pianeta, col suo ecosistema favoloso di Supercharger.
Due. Le multe Ue di 18 miliardi di euro a tutti i Gruppi per sforamento delle emissioni di CO2 nel 2025.
Tre. Inflazione, calo della domanda, zero ecobonus statali, poche colonnine e lente.
I manager si difendono
“L’industria automobilistica globale continua a trovarsi in un periodo di significativa interruzione mentre si sposta verso la mobilità elettrificata – ha affermato l’azienda -. La trasformazione è particolarmente intensa in Europa, dove le Case affrontano notevoli venti contrari competitivi ed economici. E un disallineamento tra le normative sulla CO2 e la domanda dei consumatori di veicoli elettrificati”. Le vendite di veicoli elettrici sono diminuite del 5,8% nei primi nove mesi dell’anno in un mercato delle auto in generale in contrazione. La sociertà ha affermato che ridurrà l’orario di lavoro per i lavoratori presso il suo stabilimento di Colonia, dove escono le Suv elettriche Capri ed Explorer. Le consegne Ford sono diminuite del 15,3% da gennaio a settembre 2024 su analogo periodo 2023. Pesa quel miliardo di dollari in spese contabili per svalutare le attività di una Suv elettrica a tre file che poi non s’è più fatta.
Tempesta perfetta col costo dell’energia stellare
Considerando la crisi epocale di VW per l’elettrico, i licenziamenti di tanti produttori di auto e accessori, la situazione in Germania degenera. Incide il costo dell’energia e del gas a Berlino e dintorni. Il cancelliere tedesco Scholz ha di recente rotto, con una lunga telefonata, il fronte europeo che da due anni e più stava alla larga da Putin. Il gas russo manca tantissimo, sia ai tedeschi sia all’Ue.
Politici Ue ko
Se i ceo e i manager hanno sbagliato, sono gravissime le responsabilità della politica centrale e locale: i Regolamenti Ue imponevano la costruzione di infrastrutture di ricarica, la protezione dei livelli occupazionali, la difesa anti Cina, la spinta a favore della domanda di elettriche. La verità che ci siamo dati in pasto all’ex Celeste Impero, consegnandoci con le mani legate. Il veicolo full electric è un gioiello di tecnologia, da curare e da far crescere nel Vecchio Continente: così invece i consumatori lo detestano, trovandolo scomodo e costoso.