Fornitori Ue: con l’auto elettrica, disoccupazione dilagante

Ippolito Visconti Autore News Auto
Allarme Clepa: dal 2020, le perdite di posti di lavoro nel settore automobilistico Ue hanno superato i livelli del Covid.
crisi auto

Disastro fornitori europei automotive: 86.000 posti di lavoro persi complessivamente dal 2020. Perdita netta di 56.000 nonostante le precedenti proiezioni di 100.000 nuovi occupati entro il 2025 grazie all’auto elettrica. Solo nei primi sei mesi del 2024, sono stati annunciati ulteriori 32.000 tagli, superando il periodo peggiore della pandemia (29.000). Lo dice la Clepa, l’Associazione europea dei fornitori dell’automotive con sede a Bruxelles, che rappresenta oltre 3.000 aziende, dalle multinazionali alle PMI. Dando componenti e tecnologie per la mobilità, investendo oltre 30 miliardi l’anno in ricerca, i fornitori dell’automotive in Europa impiegano 1,7 milioni di persone.

Fornitori Ue: con l'auto elettrica, disoccupazione dilagante

Da perderci il sonno

La redditività nel settore delle forniture rimane insufficiente per supportare gli investimenti critici necessari per la transizione verde e digitale dell’Europa, minacciando la leadership nell’innovazione automobilistica. Sono stati creati solo 29.000 posti di lavoro dal 2020, di cui circa 19.000 legati alle tecnologie dei veicoli elettrici. C’era l’utopia green: tanto lavoro per tutti grazie al full electric, con le favolette verdi sparate dai fanboy elettrici e diffuse dai pifferai magici nei social. Adesso c’è la distopia: il mondo peggiore possibile. Con previsioni funeree.

Fornitori Ue: con l'auto elettrica, disoccupazione dilagante

Germania verde presa a schiaffi dalla realtà

La Germania sinistrorsa verde, che ha spinto per uccidere il termico in Ue, è stata colpita più duramente, rappresentando il 60% delle perdite totali di posti di lavoro, con circa 52.000 posizioni perse tra il 2020 e oggi. Mentre la redditività in tutto il settore continua a diminuire e gli investimenti esteri diminuiscono, la filiera è sottoposta a un’enorme pressione per raggiungere ambiziosi obiettivi verdi e digitali. Questa situazione urgente richiede un’attenzione urgente da parte dei decisori politici per salvaguardare il futuro dell’automotive europeo e prevenire un’ulteriore erosione della competitività del settore.

Deficit costante

La bilancia commerciale dell’industria europea delle forniture automobilistiche è rimasta positiva, con un surplus di 4,5 miliardi di euro nella prima metà del 2024. Anche se c’è un calo del 19% nelle importazioni di batterie rispetto alla prima metà del 2023, dovuto alle vendite più deboli di veicoli elettrici e solo marginalmente all’aumento della produzione nazionale di accumulatori, la bilancia commerciale delle batterie rimane profondamente negativa, con un deficit di 6,5 miliardi di euro. Le importazioni di semiconduttori, sebbene ridotte, hanno comunque aggiunto 1,67 miliardi di euro al deficit, evidenziando la necessità di garantire investimenti in tecnologie automobilistiche critiche.

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