Un fornitore Stellantis sciopera in Francia, causando danni a catena, tipo effetto domino terribile: incrociano le braccia i dipendenti della MA, divisione del gruppo italiano CLN specializzata in parti metalliche stampate e fornitore del gruppo euroamericano. Perché? Hanno paura per il possibile trasferimento di alcune produzioni in Polonia. Tutto questo ha una conseguenza pesantissima: stop alla produzione nei siti di Poissy e Hordain, in Francia, e a Luton, nel Regno Unito.
Un fornitore Stellantis sciopera: cosa fa
MA France produce componenti metallici stampati in una fabbrica nella periferia nord-orientale di Parigi: quello utilizzato da PSA fino alla sua chiusura nel 2014. È una divisione del gruppo italiano CLN: leader internazionale sul mercato globale della lavorazione e formatura del metallo e nell’assemblaggio di componenti per l’industria automobilistica attraverso le sue divisioni MA e MW, e sul mercato europeo della distribuzione e laminazione a freddo.
Problemi in Gran Bretagna
Intanto, il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, ha definito pessimo per il Paese il mandato Zev (Zero Emission Vehicle) della Gran Bretagna. Quale il target? Favorire il passaggio alla mobilità elettrica. Per farlo, impone obiettivi minimi di vendita di veicoli elettrici al 100%. Da raggiungere già a partire da quest’anno. Se Stellantis o altri non ce la fanno, ecco le multe. Come in Ue: se produci auto che inquinano molto, sanzioni pesantissime. Per cavarsela, i costruttori nell’Unione hanno usato le ibride plug-in. Per il manager lusitano, “l’obiettivo del mandato è il doppio della domanda reale”. Come si fa quindi senza domanda?
Primo obiettivo della normativa: da quest’anno una quota minima di vendite del 22%. Poi 80% entro la fine del decennio. E 100% nel 2035. “Oggi la domanda del mercato in Gran Bretagna rappresenta la metà” del target, spiega Tavares. Conclusione: se il mandato ci mette alle strette, dicendo che ci multerà se non raggiungeremo gli obiettivi, di conseguenza tutti inizieranno a spingere le Bev, dice il manager. “Questo distruggerà completamente la redditività”.
Mirafiori alt un mese
Problemi anche in Italia. Stellantis ha annunciato ai delegati sindacali che l’attività produttiva della carrozzeria di Mirafiori sarà sospesa per tutto maggio 2024. Edi Lazzi, segretario generale della Fiom di Torino, duro: “Uno pensa di aver raschiato il fondo del barile e invece non c’è mai fine al peggio. Questo stop di un intero mese è l’ennesimo schiaffone alle lavoratrici, ai lavoratori e alla città di Torino, con inevitabili ricadute sull’indotto. È la dimostrazione che un unico modello per Mirafiori non basta e che i reparti di corollario, come il riciclo dei componenti del motore, i cambi ibridi e il test delle batterie non sono determinanti”. Soluzioni? Per Lazzi, il governo deve incalzare Tavares per aprire una trattativa con le organizzazioni sindacali.
La cassa integrazione, che va avanti dall’inizio del 2024, durerà fino a settembre (ad agosto chiusura per ferie). I sindacati avevano annunciato di aver accettato l’offerta di cassa integrazione per i 1.174 lavoratori sulla linea della Fiat 500 elettrica e per i 986 delle linee della Maserati. Il contratto di solidarietà prevede una riduzione sia dell’orario di lavoro che dello stipendio. Quanti soldi perdono i lavoratori: 4-500 euro al mese. Che botta. Il problema? Pochi ordini per la 500. Magari chissà con gli incentivi 2024 le cose cambieranno, se e quando questi ecobonus arriveranno.
Ma l’esecutivo cosa può fare?
Quindi, il sindacato dice al governo: fa’ qualcosa. Già, ma cosa? In Europa i motori a combustione moriranno. Le auto elettriche arriveranno dalla Cina con prezzi dimezzati. L’esecutivo cosa può fare?