Quando si parla di design automobilistico d’eccellenza, il nome Italdesign risuona tra i più prestigiosi del settore. Fondata nel 1968, questa azienda ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’auto, plasmando vetture iconiche, prevalentemente per il mercato europeo. Non sono mancate incursioni oltreoceano, come dimostra la reinterpretazione di una leggenda americana: la Ford Mustang creata dalla scuola Giugiaro.
Tra tutte le generazioni della Mustang, la quinta, introdotta negli anni 2000, si è distinta per il suo stile audace e muscoloso. Progettata sotto la direzione di Hau Thai-Tang e J Mays, questa versione ha saputo rinnovare il mito senza tradire le sue origini, guadagnandosi il plauso degli appassionati. Ma cosa sarebbe successo se il design fosse stato affidato non a un team americano, bensì a uno dei più grandi maestri dello stile italiano?

La risposta è arrivata nel 2006, quando Italdesign, sotto la guida di Fabrizio Giugiaro, ha presentato al Los Angeles International Auto Show la sua personale interpretazione della pony car americana. La “Mustang by Giugiaro” non era solo un concept estetico, ma una visione concreta di come la muscle car potesse evolversi in chiave futuristica.
A differenza di molte concept car, spesso incentrate sull’aspetto scenico più che sulla meccanica, la Mustang di Italdesign, infatti, ha ricevuto aggiornamenti significativi anche sotto il cofano. Basata sulla Mustang GT di quinta generazione, la vettura era equipaggiata con un motore V8 da 4.6 litri, ma con un’importante aggiunta: un compressore a doppia vite, capace di incrementare la potenza in modo significativo. Le modifiche al propulsore includevano anche aspirazione maggiorata per migliorare il flusso d’aria, filtro dell’aria conico per ottimizzare le prestazioni, iniettori di carburante derivati dalla Ford GT, per una migliore erogazione, nuovo scarico X-pipe abbinato a marmitte Ford Racing.

Italdesign ha inoltre adottato il Ford Racing Handling Pack, che comprendeva ammortizzatori aggiornati, molle ribassate e barre stabilizzatrici di diametro maggiorato. La Mustang risulta ancora più reattiva e affilata nella guida, mantenendo al contempo il suo spirito selvaggio.

Le modifiche più evidenti riguardavano senza dubbio la carrozzeria. Il design di Italdesign ha reso la Mustang più compatta nelle linee, ma al tempo stesso più imponente sulla strada, soprattutto con un aumento della larghezza. Uno degli elementi più distintivi era il tetto panoramico in cristallo, che si estendeva dal cofano fino al bagagliaio.

Sulla concept Mustang by Giugiaro ci sono anche porte con apertura a forbice, specchietti retrovisori sostituiti da telecamere, interni completamente ridisegnati, con una plancia e un quadro strumenti rinnovati. In sostanza, un capolavoro rimasto (purtroppo) senza seguito. La Ford Mustang by Giugiaro, infatti, è rimasta un esercizio di stile e innovazione senza una concretizzazione produttiva.