Ford Bronco Raptor: ancora più cattivo

Walter Gobbi
Ford Bronco Raptor

Ferocia agonistica, cativeria pura da mettere in campo, anzi su qualsiasi terreno, senza paura: arriva il Ford Bronco Raptor, versione d’alta gamma del fuoristrada americano, pronto per l’off-road estremo. Un mezzo succulento che non teme rivali, audace nel look e nelle intenzioni.

Il Ford Bronco Raptor si ispira addirittura ai veicoli da competizione della categoria Ultra4 Racing. Telaio rinforzato nei punti di attacco delle sospensioni, nuove protezioni per il sottoscocca, assali Dana 44 e Dana 50.

Una belva con carreggiate più larghe di 24,8 centimetri. Mentre l’altezza minima da terra è cresciuta di 12,2 centimetri. Ammortizzatori tipo Fox 3.1, con tecnologia Live Valve a controllo elettronico.

Occhio: estensione totale a incrementata del 60% all’anteriore e del 40% al posteriore. Di serie cerchi di 17″ con canale da 8,5 pollici e sistema beadlock, pneumatici da 37″ BFGoodrich.

Ford Bronco Raptor 3

Ford Bronco Raptor: furia americana

Questa furia yankee è spinta da un motore è il V6 3.0 Ecoboost con un tuning specifico Ford Performance: 400 CV da scaricare, cambio automatico a dieci marce Selectshift con rapporti specifici e software dedicato. Scarico con valvola attiva e quattro modalità di funzionamento: Normal, Sport, Quiet e Baja. Più sette regolazioni del G.O.A.T. Modes (Goes Over Any Type of Terrain).

Un’iradiddio  con un tachimetro digitale più leggibile e ricco di informazioni.

Sprizza aggressività da ogni poro: luci a Led specifiche color ambra, paraurti tubolari con sezioni smontabili, più un cofano con sfoghi d’aria. Tinte esterne Hot Pepper Red Metallic, Velocity Blue Metallic, Eruption Green Metallic, Shadow Black, Iconic Silver Metallic. Ma anche Area 51, Cactus Gray, Cyber Orange Metallic Tri-Coat ed Oxford White. Favoloso il Code Orange (esclusiva di questo modello).

Dentro, la schermata Performance View (specifica del Raptor) per il display da 12″, i sedili anteriori ad alto contenimento, e finiture Black Onyx con accenti Code Orange. Infatti, il mezzo è nominato Build Wild, non Built Tought come le altre Ford. A conferma della vocazione estrema e molto dinamica.

Spettacolo totale da guidare e da osservare mentre… vola, come nella foto d’apertura a lui dedicato.

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