Ford è al lavoro su un set di tecnologie particolarmente avanzate legate alla gestione dell’aerodinamica dei flussi che gravitano attorno alla vettura e che la attraversano. Per fare ciò sta puntando sulla possibilità implementare getti al plasma e propulsione ionica attiva per puntare a un’efficienza migliorata; mediante quello che viene definito “vento ionico” si agisce sull’accelerazione dei flussi d’aria combinando elettrodi, tensioni e appunti i flussi di aria.
In un brevetto apparso online e rilasciato presso l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti, si nota come Ford intenda utilizzare questi fenomeni fisici per migliorare l’aerodinamica, e quindi l’efficienza, dei suoi futuri modelli. Se il sistema risulterà essere leggero ed efficiente, come effettivamente si aspetta Ford, allora potrà essere applicato sui modelli dell’Ovale Blu che verranno.
Dal punto di vista fisico, quando un conduttore viene caricato elettricamente queste cariche insistono maggiormente lungo punte o spigoli vivi; utilizzando quindi un elemento metallico a punta come elettrodo, il campo elettrico risulta molto più importante e se abbastanza forte riesce a ionizzare l’aria che circola attorno alla punta realizzando un debole getto di plasma sulla punta dell’elettrodo. Questo processo genera molecole d’aria ionizzate con la stessa polarità della punta carica, quindi la punta respinge la nuvola ionica espandendola istantaneamente. Questa repulsione crea un vento ionico a partire dalla punta dell’elettrodo, ovvero ciò che vuole sfruttare Ford.
Secondo Ford possono essere messe in pratica differenti applicazioni sfruttando questo sistema
Secondo Ford sono differenti le applicazioni potenziali che possono essere messe a punto sulle auto di domani. Un sistema di grosse dimensioni potrebbe essere utilizzato per accelerare l’aria all’interno di un condotto a S, oppure al di sotto di uno splitter. Una ulteriore applicazione potrebbe essere quella di indirizzare il flusso d’aria dalla parte posteriore agendo lungo la parte inferiore della vettura. Allo stesso tempo sono possibili anche applicazioni su altri elementi di minore portata come specchietti retrovisori, passaruota, condotti dei freni, prese d’aria e sistemi aerodinamici attivi che in questo modo diventano ancora più efficienti dal punto di vista aerodinamico. Agendo in questo modo, Ford potrebbe gestire i flussi in maniera più interessante raggiungendo ottimi valori di efficienza e carico senza far intervenire proli, alette o prese d’aria evidenti.
Allo stesso modo, un sistema di questo tipo potrebbe pure eliminare la necessità di utilizzare una ventola per il raffreddamento del liquido del radiatore introducendo anche benefici in termini di risparmio di peso. L’unica problematica attuale potrebbe essere quella relativa ai costi di esercizio di una tecnologia così innovativa. Sebbene di recente Ford abbia rivelato alcune informazioni su approcci simili in termini di aerodinamica, il Costruttore dell’Ovale Blu non ha reso noti tutti i sistemi aerodinamici disponibili sulla nuova Mustang GTD che potrebbe infatti già adottare proposte simili a quelle discusse fin qui.
Il brevetto rilasciato da Ford afferma che il sistema potrebbe essere attivato in base alla velocità per evitare un rumore eccessivo, ma considerando il risparmio di peso e il fatto che non sarebbe necessario occuparsi delle vibrazioni e dei requisiti di imballaggio delle ventole, questa tecnologia potrebbe un giorno trovare la sua strada fra le auto familiari, nei camion, nei furgoni per le consegne e altro ancora.