Fiat Panda EV 2023, tutti i dettagli: esterni, interni, tecnologia, prezzi, uscita

M Magarini
Fiat Centoventi Concept

Fin dalla prima generazione la Fiat Panda ha esercitato un ruolo chiave nelle strategie commerciali della Casa del Lingotto. Un modello capace di andare oltre ogni possibile aspettativa commerciale. Così come allora, anche l’attuale generazione sa soddisfare appieno le esigenze della clientela, vera e potenziale. Forte di un rapporto qualità-prezzo con pochi eguali, la vettura è nel cuore dei conducenti italiani e non solo. Per mantenerne l’appeal occorre ora pensare alla svolta green. Fra un annetto o forse meno la Fiat Panda 2023 a trazione 100 per cento elettrica dovrebbe finalmente essere svelata. Quali caratteristiche avrà? Sarà in grado di andare incontro ai gusti del pubblico di riferimento? Al momento il Costruttore ha preferito tenere le bocche abbastanza cucite. Uno dei propositi è di non giocare subito a carte scoperte.

Fiat Panda 2023: l’interpretazione elettrica è ormai dietro alla porta

Per ogni cosa c’è il suo momento e allo stato attuale dei lavori il marchio torinese non intende lasciarsi “rubare” le idee di prossima introduzione dalle rivali. Di informazioni ufficiali ce ne sono poche al momento, tuttavia delle affermazioni dal numero uno dell’azienda, Olivier François, permettono di capire su quali fondamenta poggerà. Inoltre, dei rumor sulla Fiat Panda 2023 sono emersi; perciò, cercheremo di mettere un po’ di chiarezza, invitandovi a prendere i rumor per quello che sono: delle semplici speculazioni. Se fondate o meno lo scopriremo nel prosieguo. Non ci sarebbe quasi bisogno di dire quanto gli addetti intendano svolgere un lavoro a regola d’arte. Sebbene sia da sempre l’auto del popolo, ciò non implica uno scarso impegno nei dettagli. Del resto, i gloriosi fasti del passato ci permettono di comprendere la cura certosina nei confronti dell’esemplare. Uno spirito mantenuto fino ai giorni nostri e non destinato a cambiare in futuro.

Le prospettive della Fiat Panda 2023 elettrica prospettano interessanti novità, con il best seller del Belpaese destinato a rinnovare in misura considerevole da qui in avanti. Il conglomerato, fondato nel 2021 dalla fusione tra FCA e PSA Groupe, taglierà un importante traguardo, in linea con le promesse dei piani alti illustrati lo scorso marzo. Nella persona di Carlos Tavares, l’amministratore delegato della società, i marchi targati Stellantis abbracceranno la mobilità a zero emissioni e la porranno al centro delle loro manovre. Le scadenze temporali sono già state fissate nel piano Dare Forward: entro la fine del decennio il 100 per cento dei veicoli commercializzati saranno full electric, mentre si “limiteranno” al 50 per cento negli Stati Uniti.

Del resto, nel Vecchio Continente ci sono pressioni normative non di poco conto. A esercitarle è, innanzitutto, l’Unione Europea, con la Commissione che ha stabilito negli scorsi mesi il bando dei veicoli a combustione interna dal 2035. Comunque, pure negli States si comincia a muovere qualcosa, dato l’ok ottenuto dallo stato della California dalle autorità locali per mettere in atto una manovra analoga a quella dell’UE. Notoriamente, la California ha fatto da apripista agli altri governi in passato. E già qualcun’altra sembra intenzionata a replicarne il modello. Nella fattispecie, lo stato di New York avrebbe intenzione di mettere in atto i medesimi provvedimenti.

Si richiamerà la Centoventi, svelata al Salone di Ginevra 2019

La prossima generazione della compatta italiana abbraccerà vari segmenti e varie tipologie di vetture, ciascuna unita da un fil rouge: a partire dal prototipo Centoventi, presentato ormai oltre 3 anni al Salone dell’Auto di Ginevra, il Lingotto proporrà immancabilmente un modello accessibile, una Tesla del popolo per usare le parole pronunciate dalle massime figure dirigenziali. È notizia degli ultimi giorni la velata conferma di Stellantis della volontà di portare avanti la fabbricazione della Panda fino al 2026. Giusto allora leverà le tende allo stabilimento di Pomigliano d’Arco per trasferirsi in Serbia, presso la struttura di Kragujevac. L’assemblaggio all’estero saprebbe favorire il mantenimento di un approccio low-cost del marchio, con un prezzo inferiore ai 20 mila euro, assicurando in concomitanza standard convincenti sotto il piano delle dotazioni e delle performance.

In un’intervista rilasciata a Quattroruote, François ha confermato l’uscita della Fiat Panda 2023 elettrica. Sull’onda dei risultati eccellenti conseguiti dalla nuova 500, che occupa da tempo la leadership delle elettriche nei confini nazionali e il secondo gradino a livello europeo, dietro la Tesla Model 3, l’intenzione è di cavalcare l’onda del momento. Essere di continuo davanti alla Volkswagen è una piacevole sensazione, per ricordarselo crede sia necessario tornare agli anni Settanta. Eppure, la più sofisticata 500 richiede di essere accompagnata da vetture più popolari. Il mondo Panda/Centoventi risponde alla mission generale di essere socially relevant, ovvero di rivestire una funzione di valore sociale. E oggi quel social relevant significa transizione ecologica, ossia democratizzare l’accesso ai mezzi a batteria.

La Centoventi era una concept svelata in terra elvetica, pensata attorno ai giovani, con una formula di modularità in grado di permettere la configurazione dell’auto con crescenti livelli di integrazioni e personalizzazioni. Il tutto senza presentare un prezzo di attacco proibitivo. Ovviamente, le parti si adopereranno prevalentemente sull’uso, anziché il possesso. È opinione dilagante il fatto che i pianali Stla di Stellantis sono in realtà multi-energia. Perché, al di là del rilievo del full electric, messa al centro dei pensieri, il brand piemontese intende supportare pure layout tradizionali con motori endotermici. Curiosamente, nessun rappresentante né di Fiat né di Stellantis hanno dato conferme circa l’esemplare prossimamente in produzione ad alimentazione green.

Un patrimonio da proteggere

Probabilmente il nome definitivo sarà Fiat Panda 2023 e le ragioni sono piuttosto scontate: che senso ha cercare di cambiare un giocattolo che già funziona? Sarebbe davvero insolito se la Fiat non capitalizza un nome che è quasi un marchio a sé stante. In cinque lettera riuscirebbe a trasmettere senza troppi fronzoli la filosofia a monte. Senza dubbio il prezzo di listino sarà superiore in confronto alla Panda canonica e in maniera considerevole. Di certo, la soglia di ingresso sarà inferiore a quella della 500.

Relativamente alle dimensioni, la Fiat Panda 2023 elettrica dovrebbe arrivare almeno a circa 385-390 cm, ma non ci sarebbe di che stupirsi laddove superasse la soglia dei 4 metri. Il motore potrebbe generare circa 80-85 CV, con un pacco batterie sui 45 kWh e una autonomia massima attorno ai 380 km (ciclo WLTP).

L’ipotetica versione a trazione integrale adotterebbe una seconda piccola unità elettrica, per una potenza globale di circa 110 CV. La superiore altezza da terra saprebbe creare lo spazio necessario al montaggio di una batteria da circa 50 kWh, tale da garantire una percorrenza sui 400 km. In ogni caso, lo ribadiamo, brancoliamo nel campo delle ipotesi e così sarà finché i portavoce ufficiali non rilasceranno dichiarazioni ufficiali. Le uniche parole proferite sono state finora quelle di François, che, a dire il vero, si è pure piuttosto abbottonato in merito.

La presentazione ufficiale della Fiat Panda elettrica avrà luogo nel 2023, mentre per l’effettiva messa in produzione e delle vendite girano non si esclude che il discorso venga rimandato al primo semestre del 2024.

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