Fiat Panda 2024: “gemella” al debutto

M Magarini
La “gemella” della Fiat Panda 2024 è ormai prossima a essere presentata e affiorano diverse interessanti indiscrezioni sul suo conto.
Fiat Panda

La presentazione della nuova Fiat Panda avverrà solo a luglio 2024. Tuttavia, un grosso indizio su quale sarà il suo prezzo dovrebbe arrivare fra poco più di una settimana. Il 17 ottobre, infatti, Citroen presenterà la e-C3, gemella della torinese. Entrambe basate sull’architettura eCMP o, se preferite, sulla STLA Small, le due new entry in commercio avranno dimensioni analoghe. Questa operazione ricorderà per certi versi quanto già avvenuto nel comparto delle microcar, con la Fiat Topolino che riprende le caratteristiche della Citroen Ami.

La Citroen e-C3, “gemella” della Fiat Panda 2024, è in procinto di rivelarsi: la data è quella del 17 ottobre

Fiat Panda 2024

La caratterizzazione estetica della Citroen e-C3 aiuterà a comprendere quale sarà l’identità della nuova Fiat Panda. I fan della mitica utilitaria del Lingotto sperano, comunque, che richiamerà le passate generazioni, mantenendo la continuità. Nel frattempo, Olivier François, amministratore delegato del brand, ha spiegato chiaramente l’intenzione di riportare il minimalismo degli anni Ottanta. Questa è ritenuta l’unica via per tenere sotto controllo i costi di produzione, aiutando così le famiglie meno abbienti. Il superfluo sarà completamente evitato, per un approccio pragmatico e orientato alle zero emissioni.

Resta da vedere quale sarà il prezzo. Anche le auto elettriche in teoria low cost non sono così accessibili. Ad esempio, sia la 500e che la 600e sono disponibili a partire da 30.000 euro. Nel caso della Citroen e-C3, secondo la stampa transalpina, la cifra prevista non supererebbe i 25.000 euro. Se queste indiscrezioni fossero confermate, sarebbe sicuramente una buona notizia, considerando che le proposte più accessibili nel Vecchio Continente, la Dacia Spring e la Renault Twingo, vengono commercializzate rispettivamente a 21.000 e 22.000 euro. Inoltre, l’omologazione tecnica costerebbe almeno una decina di migliaia di euro in meno, quindi intorno ai 15.000 euro.

Infine, resta da capire cosa abbiano intenzione di fare François e soci riguardo alla vecchia “Pandona”: uscirà di scena o no? Mentre scriviamo, la tesi più accreditata vuole che andranno avanti a produrla fino al 2026, come in precedenza comunicato dai portavoce ufficiali. In tal caso, per un paio d’anni le concessionarie disporrebbero sia della “vecchia” versione termica sia di una elettrica con tutti i sistemi aggiornati, anche in versione full electric. Resta poi da stabilire dove nascerà la nuova Fiat Panda: la partita è aperta e la scelta potrebbe alla fine ricadere sull’Italia. Questa è anche la speranza del Governo, che invoca segnali positivi dopo la decisione di costruire la 500e in Algeria.

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