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Fiat, neanche gli italiani le vogliono: dati schiaccianti

Ormai nemmeno gli italiani vogliono le Fiat: i dati dell’ultima ricerca attestano il pesante calo della domanda sul mercato nazionale.

C’è sempre un motivo per rimpiangere il passato. La maggior parte delle volte le motivazioni addotte dagli eterni nostalgici fanno un po’ acqua da tutte le parti. Ma quando arrivano di prepotenza i numeri a supporto allora il giudizio non può che cambiare. Ne è un esempio Fiat, la quale ha perso un po’ di quello smalto riconosciutole in passato. Che poi “un po’” è un voluto eufemismo.

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Fiat rinnegate dagli italiani: un tracollo senza eguali

Fiat Topolino

Difatti, stando a Jato Dynamicsm dal 1989 al 2023 la Casa del Lingotto ha perso 30 punti percentuali sul mercato. Se verso la fine degli Eighties la quota ammontava al 41 per cento, nel 2023 (dati aggiornati al 30 giugno) è di appena l’11 per cento. La pesante perdita di importanza non costituisce un caso isolato, anzi. Tutta l’industria europea è in una fase parecchio complicata. D’altro canto, sarebbe bugiardo fingere che il punto toccato dall’azienda torinese sia “normale”.

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Lo suggeriscono i numeri dei brand di lunga data: mentre Volkswagen ha registrato un calo di tre punti in Germania, Renault del 13 per cento, Peugeot del 6 per cento e Citroen del 5 per cento in Francia, il tracollo della Fiat è palese. L’involuzione nella nostra penisola di quasi un terzo invita alla riflessione su quali siano state le cause scatenanti. La causa numero uno andrebbe ascritta alla scarsità della gamma.

Tolte la Panda, assoluta regina commerciale del Belpaese, e la 500, apprezzata pure nella variante elettrica, mancano i “carichi da novanta”. Ciò cozza con il passato, dove occupavano un ruolo di primo piano la Punto e la Bravo, nonché le berline Croma e Tempra, oltre ai mezzi commerciali. E poi le rivalità danno più fastidio, a cominciare da Dacia, le cui proposte combinano una buona fattura a prezzi accessibili. E forse la situazione si complicherà in futuro con l’avvento della vociferata microcar.

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Sebbene manchi una data ufficiale di rilascio, il Costruttore rumeno avrebbe in serbo l’antagonista perfetta della Topolino. Che, al di là del nome, ha poco nulla di tricolore, fabbricata presso lo stabilimento marocchino. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha esortato a più riprese Stellantis a riscoprire le proprie origini. John Elkann, leader del gruppo, aveva risposto in toni piuttosto piccati alla tesi dell’onorevole. E i numeri sembrano esprimere in maniera chiara il sentiment prevalente: con le realtà cinesi pronte all’invasione di massa riprende slancio sarà dura più che mai.

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