Al momento la Fiat Fastback è commercializzata soltanto in Sud America. Con la nuova generazione, prevista per il 2026, le cose cambieranno. Secondo quanto affermato da Olivier Francois, CEO di Fiat, tutti i nuovi modelli sono pensati per essere venduti globalmente. Dopo la Grande Panda, che debutterà nel 2026 anche in Brasile, toccherà proprio alla “Pandissima”, conosciuta anche come Giga Panda. Tanti, però, si chiedono se questo modello, che in Sud America è molto apprezzato, avrà successo anche in Italia.
Fiat Fastback, la nuova generazione debutterà anche in Italia: avrà successo?

La nuova Fiat Panda Fastback si prepara a rivoluzionare la gamma del costruttore italiano con un modello che combina il DNA della storica utilitaria con le moderne tendenze del mercato automobilistico. Questo crossover, che misurerà circa 4,35 metri di lunghezza, rappresenta un importante passo avanti nella strategia di espansione di Fiat.
La Panda Fastback avrà sia propulsori ibridi che elettrici. La versione mild hybrid sarà equipaggiata con un motore benzina 1.2 litri da 100 CV, abbinato a un cambio automatico a doppia frizione a 6 rapporti. La variante elettrica sarà dotata, invece, di un motore da 113 CV alimentato da una batteria da 44 kWh, capace di garantire un’autonomia di circa 320 km secondo il ciclo WLTP.
Il linguaggio stilistico della Panda Fastback si ispirerà chiaramente alla recente Grande Panda, distinguendosi però per alcuni elementi caratteristici. Il frontale riprenderà il family feeling della nuova gamma Panda, mentre il posteriore si distinguerà per il lunotto inclinato in stile fastback e i gruppi ottici orizzontali che enfatizzeranno la larghezza del veicolo.

L’abitacolo promette di sorprendere con elementi di design che omaggiano la tradizione Fiat. La plancia ospiterà un sistema di infotainment con doppio schermo: un display da 10 pollici per il quadro strumenti e un touchscreen da 10,25 pollici per il sistema multimediale.
Sebbene non sia ancora ufficiale la sede produttiva, le ipotesi più accreditate indicano lo stabilimento di Kenitra in Marocco per il mercato europeo e gli impianti brasiliani per la versione destinata al Sud America. In questo mercato si aggiungeranno anche le versioni con etanolo. Sicuramente un modello simile avrà successo anche in Italia, a giudicare anche dal successo della Renault Arkana.