Fiat e Alfa Romeo hanno da poco svelato i piani in serbo per il futuro, scatenando l’entusiasmo degli appassionati. Che smaniano dalla curiosità di scoprire se le vetture prossime ad approdare sul mercato saranno in grado di rispettare la storia e, al tempo stesso, di raggiungere gli stessi picchi qualitativi dei mitici predecessori.
Addio a diesel e benzina? Il futuro di Fiat e Alfa Romeo è elettrico
In particolare, le mosse del Biscione paiono convincenti. Il recente passato ha permesso di capire quanto l’amministratore delegato dell’azienda, Jean-Philippe Imparato, abbia a cuore le sorti del brand e ragioni da fan di lunga data. Quando si erano sollevati dei brusii di sottofondo circa il lancio della Tonale, primo SUV elettrificato del brand, il CEO aveva invitato a dargli tempo, perché i progetti al vaglio avrebbero fatto cambiare idea.
Così è stato con la 33 Stradale, un bolide di cattiveria inaudita, richiamante nel nome il mito degli anni Sessanta. Mentre i soli 33 esemplari sono in procinto di lasciare la catena di montaggio, diretti ai fortunati acquirenti di ogni angolo del Pianeta, adesso è giunta l’ora di adottare un approccio pragmatico. Benché certe proposte servano a confermare il know-how tecnico di un’azienda, il popolo desidera qualcosa di accessibile, ma comunque rispondente ai classici standard del Biscione. Il 10 aprile le richieste saranno soddisfatte, mediante la nuova Milano, la cui presentazione terrà luogo nel capoluogo meneghino.
Inoltre, entro la fine del 2025 e del 2026 il portafoglio aggiungerà le nuove generazioni di Giulia e Stelvio, al 100% elettriche e realizzate a Cassino sull’architettura STLA Large. A tal proposito, il pianale multi-energia renderebbe comunque possibile realizzare delle declinazioni ibride, e l’idea stuzzica parecchio i fan nostalgici dei vecchi sistemi di alimentazione. Un approccio meno drastico aiuterebbe a far assorbire meglio il colpo della transizione energetica.
In merito, invece, al brand Fiat, la Panda full electric vedrà la luce nell’impianto di Kragujevac, in Serbia. La decisione, rivelata negli scorsi mesi, ha deluso la manodopera di Pomigliano d’Arco, che è chiamata ad accontentarsi della Pandina, l’edizione speciale caratterizzata da un upgrade tecnologico in confronto alla generazione uscente. Mentre l’uscita di scena fosse dapprima prevista nel 2026, Olivier François ha spiegato alla manodopera che continuerà a esserci fino al 2027. Il cambio di nome serve a distinguerla dalla più imponente next gen a zero emissioni.
Dopodiché, la famiglia aggiungerà uno Sport Utility di maggiori dimensioni di circa 4,4 metri, adatto ad accogliere un’intera famiglia, con delle sedute posteriori comode, affinché gli occupanti si sentano subito a loro perfetto agio. Si chiamerà Multipla e il suo avvento è in programma nel 2025.