La chiusura del FCA Powertrain Fiat a Bielsko-Biala, in Polonia, è stata annunciata durante una riunione sindacale con l’ex direttore Andrzej Tokarz, attualmente liquidatore dell’azienda. La decisione è stata motivata dalle normative dell’UE sulle emissioni, che hanno portato a una diminuzione della domanda per i motori 1.3 Multijet e degli ordini. Secondo i sindacati, questa chiusura porterà alla perdita di lavoro per 486 persone. Sebbene la decisione sia stata presa mercoledì 3 gennaio, l’impianto non chiuderà immediatamente ma terminerà la produzione entro la fine del 2024, con i motori a benzina che cesseranno entro marzo e quelli diesel entro maggio.
Fiat: finisce l’era dell’FCA Powertrain a Bielsko-Biala, in Polonia
Wanda Strózyk, presidente dell’organizzazione sindacale Solidarność FCA Polonia, ha dichiarato in un’intervista a Dziennik Zachodni che la notizia era attesa da tempo. All’inizio del 2022, l’impianto impiegava oltre 800 persone, ma nel corso del 2023, 300 dipendenti hanno perso il lavoro. Alla fine dello scorso anno, i sindacati hanno cercato risposte dall’azienda riguardo ai piani futuri, poiché c’era incertezza sul futuro dell’occupazione. Ora i dipendenti sono a conoscenza della situazione.
Prossimamente, inizieranno i colloqui durante i quali i dipendenti riceveranno dettagli sulle modalità e i tempi della terminazione dell’impiego. L’importo della liquidazione verrà calcolato in base all’anzianità di servizio, con l’intento di mitigare gli impatti socio-economici della chiusura, come spiegato dal sindacato dei metalmeccanici.
Alcuni lavoratori Fiat potranno avere l’opportunità di trasferirsi in altri stabilimenti Stellantis vicini, come quelli a Tychy e Szoczów, come accaduto con i licenziamenti dell’anno precedente. Il primo incontro su questo tema è previsto per martedì 9 gennaio. Strózyk ha affermato che l’indennità di fine rapporto non sarà peggiore rispetto all’anno precedente.
Nell’impianto di Tychy, oltre alle Fiat 600e e Jeep Avenger, viene prodotta l’Alfa Romeo Milano, che condivide la stessa base meccanica dei veicoli menzionati. Il B-SUV sarà presentato ufficialmente ad aprile e punterà alla fascia medio-bassa del mercato, con un prezzo di partenza di circa 27.000 euro.
Le restrizioni più rigide imposte dalla Commissione Europea hanno portato all’addio dei motori 1.3 Multijet, una parte importante della storia di Fiat Chrysler Automobiles. Questi propulsori sono stati utilizzati in modelli come le Fiat 500, Panda, Punto e Tipo, le Jeep Renegade e Compass, la Lancia Ypsilon e l’Alfa Romeo MiTo.