La Fiat 600 Multipla del 1956 non ha avuto bisogno della bellezza per farsi apprezzare ed entrare nella storia delle auto italiane.
Era una monovolume, ma questo termine ancora non era stato coniato e pertanto, con i suoi sei posti, faceva concorrenza alle berline, essendo anche lei considerata tale, ma in aggiunta possedeva l’appellativo di “allungata”.
Basandosi sul modello della Fiat 600 gli ingegneri della casa automobilistica decisero di allungare la vettura, ma non all’indietro, come è consono fare fino ad oggi, bensì in avanti, spostando i sedili anteriori oltre le ruote, come nei camion.
Una tale geometria delle parti comportava alcuni problemi, compreso quello di salire e scendere scavalcando il parafango. Ma sei posti in poco più di tre metri era e rimane un record.
Non mancarono le critiche, non solo relative all’estetica bizzarra, ma anche nei confronti della sicurezza: fu accusata di essere un’auto che andava in retromarcia e di esporre il pilota a rischi enormi al minimo urto.
Nonostante le critiche la Fiat 600 Multipla ha dimostrato di essere un’auto robusta, tanto da essere longeva e guadagnarsi il titolo di taxi ideale.