Anche Settembre non è iniziato nel migliore dei modi per Stellantis e, soprattutto, i suoi dipendenti. Il Gruppo automobilistico ha infatti annunciato che sospenderà la produzione di Fiat 500e per un mese a causa della scarsa richiesta di mercato. La scorsa settimana sono stati rivelati i dati di vendita relativi al 2024, fino ad ora, e la city car elettrica del marchio ha registrato un calo del 42% rispetto allo scorso anno. Numeri deludenti che, ovviamente, costringono Stellantis a dare questa notizia ai suoi dipendenti.
Stellantis annuncia la sospensione per un mese della produzione della Fiat 500e
Il calo della vendita di auto elettriche non riguarda soltanto Stellantis, ma anche altre case automobilistiche, che hanno rivisto le proprie strategie sulla transizione all’elettrico. Così dopo aver sospeso la produzione negli Stati Uniti la produzione di Jeep Wrangler e Grand Cherokee, la stessa sorte tocca all’Italia con la 500e, che sul mercato dell’usato si trova a metà del prezzo originale. “Questa decisione si rende necessaria a causa della scarsità di ordini, riflesso delle difficoltà che tutto il mercato delle auto elettriche, in particolare i produttori europei, stanno affrontando”, ha dichiarato Stellantis.
La produzione della city car elettrica si fermerà venerdì 13 settembre, per quattro settimane, dunque fino all’11 ottobre. Si tratta di un altro brutto colpo per lo stabilimento Stellantis di Mirafiori, che già nel corso del 2024 ha fatto fronte ad un brusco calo della produzione dell’83% rispetto al 2023. Il Gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares ha sottolineato che sta “lavorando duramente per gestire al meglio questa difficile fase di transizione”. Ha inoltre fatto sapere di aver investito 100 milioni di euro per introdurre una batteria più performante per il nuovo modello della city car elettrica, che debutterà entro il 2026 e sarà prodotta sempre a Mirafiori. Inoltre, qui verrà assemblata anche la nuova versione della 500 Hybrid, che poggerà sulla base della 500 elettrica e arriverà sul mercato nel 2026.
Alle preoccupazioni dei sindacati, che continuano a chiedere nuovi modelli da produrre presso lo stabilimento, Stellantis ha risposto che “sta subendo una profonda trasformazione e avrà l’obiettivo di diventare un polo di innovazione e sviluppo globale. Questa scelta è fondamentale per affrontare la transizione verso una mobilità sostenibile”. Tuttavia, ormai lavoratori e sindacati, americani e italiani in particolare, sono stufi di promesse che poi non vengono mantenute. Parole al vento che si trasformano in nulla di fatto.