Fiat ha pubblicato un nuovo video promozionale differente dal solito, con protagonista la 500 elettrica. La particolarità è che nel video il veicolo appare senza logo e nome. Sembra che lo spot sia stato realizzato come “risposta” alle ultime polemiche nate con il Governo italiano sulla questione inerente alla Fiat Topolino, costretta a rimuovere l’adesivo con la bandiera italiana poiché prodotta in Marocco e, per quanto concerne Alfa Romeo, marchio sempre di Stellantis, per il cambio nome del suo ultimo B-SUV da Milano a Junior.
Fiat 500e: il nuovo spot mostra il veicolo senza logo, nome e bandiera
Il nuovo spot pubblicitario si intitola “Fiat, No Logo” con protagonista, appunto, la versione elettrica della 500. Sin da subito è possibile vedere che mancano i loghi del brand, così come il nome del modello. Il video è accompagnato dalla voce della narratrice che recita: “Se quest’auto non avesse un logo, non avesse un nome e una bandiera? Se non avesse nulla che dica chi sia, o da dove venga, la riconoscerebbero comunque tutti. Perché quando un’auto ha un design iconico e rappresenta da sempre la gioia di vivere, non può che essere italiana. Non può che essere una Fiat”. Al termine del video appare poi la scritta “500e. Prodotta a Mirafiori”, come a voler ricordare le sue origini italiane.
Il tutto sembra uno spot che cerca di “punzecchiare” il Governo italiano in seguito al sequestro delle 134 Topolino con applicati adesivi con la bandiera italiana, mentre viene prodotta in Marocco. Prima ancora era scoppiata la polemica sul nome di Alfa Romeo Milano che, secondo una legge italiana, non può portare questo nome perché assemblata in Polonia, dunque fuori dai confini italiani. Dunque per evitare qualsiasi problema, l’azienda ha deciso di cambiare nome al B-SUV in Junior.
In seguito a tutte le polemiche, l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, in occasione della presentazione della nuova gamma di Lancia Ypsilon, aveva dichiarato che “il Governo greco è felice che utilizziamo il nome ‘Ypsilon'”, nonostante il veicolo non venga prodotto in Grecia, ma in Spagna. Insomma, continui botta e risposta interminabili che seguono un periodo di tensione tra il Gruppo e il Governo, che continua a mettere pressione sul raggiungimento di 1 milione di veicoli prodotti nel Paese da parte di Stellantis.