Il Gruppo Stellantis sta affrontando una situazione delicata in questi giorni, segnati dalla ricerca di un nuovo CEO, dopo le improvvise dimissioni di Carlos Tavares la settimana scorsa. Nonostante il caos interno, l’azienda ha trovato il tempo per confermare un’importante novità riguardante un’icona dell’auto italiana. Infatti, è arrivata una lieta notizia: la prossima generazione della Fiat 500 sarà lanciata nel 2032.
Nel frattempo, Stellantis continua a sospendere la produzione della versione elettrica della 500, apparentemente a causa della scarsa domanda. Tuttavia, la casa automobilistica ha ribadito l’impegno a mantenere attiva la produzione dell’iconica city car a Mirafiori, Torino, ben oltre il 2030, sottolineando così il suo forte legame con l’Italia e la volontà di continuare a investire nel paese.
Nonostante le difficoltà nel convincere i consumatori a scegliere la Fiat 500e, il modello continua a essere considerato uno dei più riconoscibili nel segmento delle city car europee. Jean-Philippe Imparato, ex CEO di Alfa Romeo e attuale Chief Operating Officer di Stellantis per l’Europa allargata, ha discusso del futuro del modello in un’intervista. Imparato ha dichiarato l’intenzione di mantenere vivo lo stabilimento di Mirafiori con la produzione della 500, “anche dopo l’introduzione della nuova generazione”, prevista, appunto, per il 2032. Prima di allora, il dirigente punta a lanciare sul mercato la versione mild-hybrid della 500, con arrivo previsto intorno a novembre 2025.
Il piano di Stellantis è di completare la gamma della 500 con varianti elettriche e mild-hybrid, con l’obiettivo di raggiungere una produzione annuale di circa 100.000 unità. Numeri apprezzabili e significativi, anche se le ultime notizie buttano giù il morale. La recente sospensione della produzione della 500e, dovuta a una domanda di veicoli elettrici inferiore alle aspettative, dimostra come Fiat stia cercando di adattarsi faticosamente alle nuove richieste del mercato. La 500, però, potrà diventare più “compatibile” grazie all’arrivo delle motorizzazioni ibride.
Secondo Imparato, Torino resta un punto cardine per Stellantis. “A Torino, non solo si producono la 500 ibrida e l’e-Dct, il cambio fondamentale per la motorizzazione ibrida, ma è anche il centro delle nostre attività in Europa”, ha spiegato.
Il COO ha inoltre parlato delle sfide globali, con la Cina destinata a diventare il leader mondiale nell’elettrico, raggiungendo il 90% di vendite di auto elettriche entro tre anni. Stellantis, per rispondere a questa competizione, sta per lanciare 14 nuovi modelli, tra elettrici e ibridi. “La strada è difficile, ma dobbiamo concentrarci sulla competitività e ottimizzare i costi, dalla tecnologia alle batterie al software”, ha concluso Imparato.