Sarà anche vero che la bellezza sta negli occhi di guarda, senz’altro, però, fatichiamo a immaginare qualcuno disposto a negare l’appeal della favolosa Ferrari Roma, presentata ormai un paio di anni fa. In un periodo già sufficientemente foriero di notizie relative al team di Maranello (i video spia di Purosangue parlano da sé), qualcuno sfoga la propria fantasia sul veicolo in sembianze coupé, oggetto quasi di culto degli innumerevoli appassionati sparsi in ogni angolo del pianeta e tela ideale per i designer, dalla quale far partire le loro creazioni.
Ferrari Roma Aperta: il nome è già bello che servito
La base basterebbe di suo a soddisfare ogni richiesta, pure quella manifestata dal più incontentabile. A dispetto dell’azienda di Maranello, che si è attenuta a proporre esclusivamente la versione coupé, trovano sviluppo, almeno in veste CGI, delle declinazioni al momento inedite. Ai maestri della computer grafica di Evren Milano Design è venuta, per esempio, l’idea di convertirla in una cabriolet, per il massimo piacere di guida “en plein air”.
Il nome da assegnarle sarebbe bello che servito: Ferrari Roma Aperta. Che ne pensate? Certo, magari non brillerà in quanto ad originalità, d’altro canto rende perfettamente l’idea a chiunque non vi abbia ancora posato gli occhi addosso. E poi rispetterebbe in pieno la “tradizione” del Cavallino Rampante, limitatasi ad aggiungere la magica parolina finale a eccellenti modelli in passato immessi sul mercato, con la capote a prendere il posto del tetto fisso, debitamente eliminato in un esercizio stilistico, utile a risvegliare l’attenzione delle anime più sportiveggianti.
Un fine osservatore avrà notato gli elementi della supercar idonei a trasformarla in una cabrio fiammante: dal cofano allungato all’altezza ridotta, passando per l’inclinazione del parabrezza, i dettagli sembrano invitare all’ampliamento della gamma in una direzione precisa. Addirittura, suona quasi strano che al quartier generale del marchio non abbiano preso in esame la soluzione.
Forse è un’ipotesi al vaglio da tempo, mai comunicata onde evitare di sortire delusione nella clientela di riferimento, qualora i buoni propositi fossero finiti in un nulla di fatto. Insomma, lo “scopriremo” in futuro se l’icona italiana abbia in mente di attribuire alla carrozzeria un aspetto open air. Finora di indiscrezioni a tal proposito non sono emerse, ma il detto “never say never” è sempre valido.
I valori prestazionali della versione coupé, l’unica finora disponibile in commercio
La Ferrari V8 da 620 cavalli è spinta dal motore V8 da 620 cavalli a 7.500 giri al minuto, in abbinamento con il cambio dual-clutch a 8 rapporti, per la prima volta introdotto sulla SF90 Stradale. Le soluzioni tecniche permettono di offrire performance all’avanguardia nel segmento. Secondo i valori forniti dalla Casa di Maranello la velocità di punta supera la soglia dei 320 km/h, da fermo arriva a 100 km/h in 3,4 secondi e per passare dai 0 ai 200 orari impiega 9,3 secondi.