In un polveroso garage è stata trovata una Ferrari estremamente rara, anche più di quelle a cui siamo abituati: la 308 GTB. Presentata durante il Salone di Parigi del 1975, il modello ha affiancato la Dino 308 GT4 nella gamma del Cavallino Rampante, erede spirituale della Dino 246. L’esemplare prossimamente battuto a Pebble Beach ha una caratteristica difficile da reperire altrove: la carrozzeria in fibra di vetro. La soluzione sarebbe stata adottata con 712 esemplari, ma è difficile stabilire quante ancora oggi siano in condizioni accettabili.
Nel giugno 1977, ovvero a tre anni di distanza dalla messa in produzione, la Casa passò all’acciaio, per 150 kg aggiuntivi segnati sulla bilancia. L’estrema difficoltà di reperire un modello del genere oggi farà schizzare alle stelle il valore all’asta, in programma alla RM Sotheby’s a Monterey, in programma dal 17 al 19 agosto.
Ferrari 308 GTB, il ritrovamento incredibile di una vettura da sogno
A dispetto delle linee, che trascendono mode estemporanee, ha quasi mezzo secolo di vita. E quei pochi proprietari quasi mai accettano di privarsene, a prescindere dall’offerta messa sul tavolo. La Ferrari 308 GTB presto in vendita uscì dalle linee di assemblaggio nel giugno 1976, un anno prima dell’addio alla vetroresina.
La Carrozzeria Scaglietti andò sulla vetroresina per tenere basso il peso, limitato a circa 1.050 kg. Sotto il cofano venne montato sul lato posteriore un otto cilindri trasversale da 2.9 litri, abbinato a una trasmissione manuale a cinque rapporti. La potenza era di 240 CV a 6.600 giri/min negli Stati Uniti, dove è stata ritrovato il cimelio da collezione. Un valore di poco inferiore rispetto all’omologa europea, che toccava i 255 CV, in rispetto delle normative sulle emissioni applicate dal Governo federale.
Passato di mano in diverse occasioni, il bolide di Maranello ha percorso in totale 9.587 miglia, equivalente a circa 15.428 km. Il motore e il cambio originali con i numeri di targa contribuiscono all’appeal, facendo chiudere un occhio sulla carrozzeria, non in condizioni integre.
Dalle immagini traspaiono alcuni segni del tempo al parabrezza e alla zona anteriore. Tuttavia, sembra esserci ogni componente e i fan della Rossa hanno un appuntamento imperdibile di aggiudicarsi un pezzo di storia. Un bravo restauratore saprebbe riportarla allo stato originale e dare, dunque, il giusto tributo a un capolavoro meccanico sulle quattro ruote.
Di qualunque tipo siano, le Ferrari emanano da sempre un fascino formidabile: l’impiego della vetroresina è l’asso nella manica, l’elemento di pregio a lungo ricercato dai palati fini. Tempo qualche settimana e un facoltoso acquirente potrà coronare il sogno di metterne una in garage.