Secondo le anticipazioni fornite dai soliti beninformati, il debutto di Ferrari Purosangue è ormai proprio dietro l’angolo. La Casa automobilistica di Maranello dovrebbe svelare il primo suv della sua storia nel prossimo autunno, più esattamente già a settembre. Fin qui i portavoce della compagnia hanno tenuto le bocche sigillate riguardo ai dettagli del modello. Eppure, con l’avanzare del tempo e l’avvicinarsi della data d’esordio emergono ulteriori voci su quanto sarà. Anche perché, nel frattempo, il Cavallino Rampante sta accelerando i test su strada.
Ferrari: il Purosangue è un punto di partenza
Tuttavia, se gran parte dell’attenzione verte sul nuovo Purosangue, c’è chi pensa già ai piani di medio-lungo termine e, nello specifico, all’evoluzione della gamma suv della società negli ann a venire. La futura uscita costituisce un punto d’inizio, non di fine. Pertanto, la famiglia è destinata ad allargarsi: il “primogenito” sarà mostrato fra pochi mesi solo a combustione interna, con l’iconico V12 nascosto sotto il cofano, che saprà sprigionare una potenza di circa 800 cavalli e sarà abbinato alla trazione integrale e al cambio a doppia frizione a 8 rapporti.
Detto ciò, sembra pressoché scontato l’approdo nella gamma di una interpretazione a trazione 100 per cento elettrica entro la seconda metà del decennio. Attualmente l’essenza stessa del lusso italiano non ha confermato alcunché in proposito; pertanto, ogni dettaglio in merito rimane avvolto nel mistero.
Comunque, forse ci troviamo dinanzi all’alba di una nuova era. Perché i tecnici di Maranello potrebbero servirsi del Purosangue per sviluppare una serie di nuovi suv, tutti alimentati a batteria e basati sul medesimo pianale del primo crossover del Costruttore. Azzardare una finestra di lancio è piuttosto prematuro: nella migliore delle ipotesi si parla di 2025 e 2026, grossomodo in concomitanza con la declinazione zero emissioni del Purosangue.
Insomma, quest’ultimo non costituirà un esperimento fine a sé stesso, bensì darà il via a qualcosa di duraturo. Ribattezzato fuv da Benedetto Vigna e sottoposti, servirà a tastare il terreno di un segmento mai esplorato prima, ma dall’immenso potenziale. Il successo riscosso da altri marchi ne è l’inconfutabile prova.