Gareggiando all’Autodromo Hermanos Rodreguez, uno dei circuiti meno sensibili alla potenza di tutta la Formula 1, il distacco della Ferrari dalle prime due squadre è cresciuto fino a “nove decimi”. E questo, dice il capo squadra Mattia Binotto, è deludente. Sebbene la Ferrari abbia portato a casa entrambe le vetture in zona punti nel Gran Premio del Messico, Charles Leclerc e il suo compagno di squadra Carlos Sainz, non sono mai stati in corsa per il podio.
La Ferrari è stata infatti nettamente battuta da Pierre Gasly di AlphaTauri, il francese che ha tagliato il traguardo con quasi 20 secondi di vantaggio. Mentre il risultato è stato buono per la Ferrari, dato che la squadra è salita al terzo posto nel Campionato Costruttori, la prestazione non è stata quella che Binotto voleva. L’italiano si aspettava, con la potenza del motore fuori dal mix, che la Ferrari SF21 fosse più vicina alle vetture di Red Bull e Mercedes, ma invece il divario è cresciuto.
“Se guardo alle ultime gare, abbiamo avuto un ritmo che era molto più vicino ai migliori team – mezzo secondo, mentre in Messico eravamo a nove decimi di secondo”, ha detto Binotto secondo The Race. “Eravamo un po’ indietro. E onestamente, speravo di venire in Messico – dove sappiamo che la power unit conta meno, è un circuito in cui è meno sensibile alla potenza – per avere una migliore prestazione relativa complessiva, ma invece ciò non è avvenuto.”
“Abbiamo faticato un po’ sulle prestazioni in qualifica, abbiamo faticato anche rispetto alle migliori auto in gara. “E penso che il fatto che Pierre Gasly sia stato davanti a noi sia un altro brutto segno. Quindi sicuramente ha fatto molto bene. Complimenti a Gasly e AlphaTauri. “Ma speravo almeno di finire più in alto dell’AlphaTauri e più vicino ai migliori.”
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