Neanche il tempo per godersi la guida, ed ecco il primo incidente che coinvolge l’ultima meraviglia prodotta dalla Ferrari. Vedere un capolavoro come la nuova 12Cilindri, ferma e danneggiata sul ciglio della strada, è un vero colpo per tutti gli appassionati di automobili, non solo per i fan del Cavallino Rampante. Stiamo parlando di un’auto con un V12 aspirato da 6,5 litri capace di erogare 830 cavalli interamente scaricati sulle ruote posteriori, una vettura che richiede certamente grande esperienza per essere domata.
Sembra che in questo caso tutta la potenza della Ferrari sia stata troppa da gestire. Secondo le prime informazioni circolate online, la vettura coinvolta nell’incidente è un esemplare di colore Giallo Montecarlo, che avrebbe perso il controllo finendo violentemente contro una parete rocciosa, dopo aver strisciato sull’asfalto per diversi metri.
In circostanze simili, si potrebbe pensare al classico errore di un conducente inesperto o a una fatalità dovuta a condizioni sfavorevoli. Ma c’è un elemento che rende questa vicenda ancora più interessante: l’incidente sarebbe avvenuto durante un evento stampa organizzato in Lussemburgo. Ecco servito alla stampa di tutto il mondo il primo episodio “drammatico” a proposito della nuova supercar di Maranello venduta a circa 400mila euro.
La Ferrari 12Cilindri, erede della 812 Superfast e presentata ufficialmente a Miami all’inizio dell’anno, rappresenta il top della gamma GT del marchio. Con un design che omaggia la leggendaria 365 GTB/4 “Daytona”, la vettura è equipaggiata con un motore V12 da 6,5 litri, in grado di raggiungere 9500 giri/min e sviluppare 819 CV e 500 Nm di coppia.
Il motore dell’ultima creatura Ferrari è abbinato a un cambio a doppia frizione a 8 velocità, consentendo alla 12Cilindri di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 2,9 secondi, con una velocità massima di 340 km/h. L’incidente, avvenuto su un asfalto bagnato, senza contare che siamo durante la stagione invernale, sottolinea quanto sia essenziale trattare con rispetto un’auto così potente, specie se in condizioni non ottimali. Resta il rammarico per una supercar di questo calibro, capace di lasciare il segno, stavolta, solo sull’asfalto.