Gli attivisti verdi di sinistra paralizzano la Fabbrica Tesla in Germania, dove si fa la Suv Model Y, che ha un successo planetario. Il motivo? Il sito avrebbe bisogno di troppa acqua, distruggendo ambiente e pianeta. Inoltre, gli ultra green contestano a Musk che per far posto alla Gigafactory si eliminano gli alberi, la foresta. I manifestanti hanno tentato di assaltare lo stabilimento tedesco di Berlino: scontri con la Polizia, feriti vari. Hanno indossato berretti blu e maschere per restare anonimi, assaltando i locali dell’azienda. L’impianto di Grünheide è nel mirino degli ecotalebani: stando al gruppo organizzativo Disrupt, alla protesta hanno preso parte circa 800 persone.
Fabbrica Tesla in Germania: Musk esprime dubbi sulla Polizia tedesca
“Siamo qui oggi per attirare l’attenzione sulla fabbrica Tesla di Grünheide contro la distruzione ambientale”, ha detto alla Reuters il portavoce di Disrupt Tesla, Ole Becker, scatenato, infuriato contro la Casa texana. Il gruppo vuole anche evidenziare la distruzione ambientale in Paesi come l’Argentina o la Bolivia, a causa dell’estrazione del litio, risorsa per le batterie dei veicoli elettrici.
“Perché la Polizia lascia andare i manifestanti di sinistra così facilmente?”, si chiede l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, sulla sua piattaforma social X. La replica a Musk da parte del portavoce della polizia di Brandeburgo: noi proteggiamo la libertà di riunione, ma siamo anche responsabili dell’ordine pubblico e della sicurezza, ciò significa che interverremo se e quando necessario, in sintesi il pensiero delle forze dell’ordine teutoniche. Elon vorrebbe maggiore energia e decisione.
La Polizia ha confermato che i manifestanti hanno tentato di entrare nei locali dello stabilimento, ma non ci sono riusciti. È scattato l’arresto di diverse persone. Alcuni manifestanti hanno danneggiato alcune auto Tesla utilizzando elementi pirotecnici. E hanno imbrattato un vicino deposito di automobili, ha aggiunto il portavoce della polizia.
A marzo brutto episodio
Già a marzo 2024, la Gigafactory europea di Tesla a Grünheide era stata costretta a fermarsi da a causa di un blackout provocato da un sabotaggio da parte dell’associazione ambientalista di estrema sinistra Vulkangruppe. A fuoco un traliccio nella zona di Goßen-Neu Zittau, provocando l’interruzione dell’elettricità in tutta l’area circostante, bloccando anche la corrente della fabbrica, evacuata. Va detto che però così hanno inquinato tantissimo, rovinando l’ambiente e bruciando alberi: paradossale.
Gli attivisti contro Tesla che “divora terra, risorse, persone, manodopera e sputa fuori 6.000 Suv, macchine assassine e monster truck, alla settimana. Serve l’eliminazione dei tecnofascisti come Elon Musk: un passo sulla via della liberazione dal patriarcato”. Molto duri. Per Musk, “questi sono i più stupidi eco-terroristi sulla Terra o sono burattini di coloro che non hanno buoni obiettivi ambientali. Fermare la produzione di veicoli elettrici, piuttosto che di veicoli a combustibili fossili, è estremamente stupido”.
Tesla aveva programmato di raddoppiare la capacità della sua gigafactory, da 500 mila a 1 milione di auto all’anno. Ma gli attivisti di sinistra non gradiscono. Hanno occupato la foresta circostante, dove sarebbero stati abbattuti gli alberi per fare spazio alla fabbrica. Gli eco-attivisti dell’iniziativa “Stop Tesla” sono furie, rivendicando soprattutto la protezione delle acque sotterranee.
Musk ancora convinto della scelta di Berlino?
Elon è molto corteggiato dai Governi in tutto il mondo. Si cerca lavoro, occupazione, indotto, produttività, futuro. Chissà se Musk è tuttora convinto della scelta di Berlino. Lui prende decisioni veloci: magari in un attimo chiude il sito tedesco e va altrove. Mille nazioni lo attendono.