Arrivano i dati sugli esami patenti 2024, con una sorpresa bocciati: oggi, il Centro Elaborazione Dati del ministero delle infrastrutture ha infatti fornito le statistiche relative alle attività svolte l’anno scorso per il conseguimento delle patenti di guida a livello sia di quiz teorico sia di pratica al volante.

Esami patenti 2024 boom:
Anzitutto il numero delle prove d’esame fra prove di teoria e guida vola a un totale di 2.267.019, superando addirittura di 40.960 unità i dati 2023. La percentuale di candidati promossi è risultata molto maggiore negli esami di guida (85,96% di idonei) rispetto alla percentuale di candidati idonei agli esami di teoria (61,99% di idonei): più bocciati ai quiz che alla prova pratica. Si digeriscono poco le nozioni del Codice della Strada. Ma la patente serve eccome, perché occorre muoversi liberi in auto o con altro mezzo, considerando scioperi, inefficienze e pericoli (ladri, borseggiatrici, micro criminali) sui veicoli pubblici.

Nord-Sud: differenza spaventosa
Al Nord, il 72% di promossi. Al Sud, il 79%. Una differenza abissale dovuta a misteriosi motivi, che nessuno approfondisce. Nelle isole, il 74%. Nulla va escluso, come l’ipotesi che nel Mezzogiorno i candidati siano più abili nel dare risposte ai quiz e più bravi a guidare.
Meno autoscuole
Decrescita delle autoscuole attive: 6.660 contro le 6.663 del 2023. Dal 2015, con 7.034 scuole guida, si è detto addio a 374 di loro. Comunque, allievi pro capite in crescita e migliori prestazioni in quanto il numero di allievi promossi per ciascuna scuola guida è salito a 143 (contro i 139 del 2023). Il 96,35% dei candidati ha scelto di affidarsi a una scuola guida a fronte di una percentuale del 3,65% di privatisti, come nel 2023: scelta intelligente, perché professionalità e formazione sono la chiave per essere promossi e per guidare in sicurezza. Su 1.193.480 patenti rilasciate a seguito di esame nel 2024, 738.133 (il 61,8%) sono state conseguite da ragazzi under 21 anni. Ulteriori 140.202 patenti (11,7%) tra i 21 e i 24 anni.

Africa super star
Quanto ai numeri delle patenti emesse a seguito di esame nei confronti di titolari nati all’estero, Africa leader con 45.929, in crescita di 3.002 unità rispetto al 2023. Poi i Paesi europei non UE (34.356) e Asia (34.344).
Guidatori di camion cercasi
Diminuiscono leggermente i promossi alle prove d’esame per le patenti C dei camion: 40.383. Mentre i promossi alle prove d’esame per le patenti D aumentano rispetto al 2023: 11.609. Per il 2024, c’è un fabbisogno di 214.390 conducenti di mezzi pesanti e camion; più 16.270 conducenti di autobus, tram e filobus. Morale: costante carenza di autisti professionali.
Esame patente, cosa dice la legge
L’idoneità tecnica necessaria per il rilascio della patente di guida si consegue superando una prova di verifica delle capacità e dei comportamenti ed una prova di controllo delle cognizioni (articolo 121 del Codice della Strada). Gli esami sono effettuati secondo direttive, modalità e programmi stabiliti con decreto del ministro delle Infrastrutture sulla base delle direttive UE e con il ricorso a sussidi audiovisivi, questionari d’esame e quant’altro necessario per una uniforme formulazione del giudizio. Gli esami per la patente di guida sono effettuati da dipendenti del ministero delle Infrastrutture: le prove d’esame sono pubbliche. La prova pratica di guida non può essere sostenuta prima che sia trascorso un mese dalla data del rilascio dell’autorizzazione per esercitarsi alla guida. Tra una prova d’esame sostenuta con esito sfavorevole ed una successiva prova deve trascorrere almeno un mese.
Gli esami possono essere sostenuti previa prenotazione da inoltrarsi non oltre il quinto giorno precedente la data della prova, entro il termine di validità dell’autorizzazione per l’esercitazione di guida. Nel limite di detta validità è consentito ripetere, per una volta soltanto per non più di due volte, la prova pratica di guida. Contestualmente al superamento con esito favorevole dell’esame di guida, il competente ufficio competente del Dipartimento per i trasporti terrestri rilascia la patente di guida.
Esame patente: cosa fare per il riconoscimento
La circolare 11085 del 9 aprile 2025 risolve i problemi sulle modalità di identificazione dei candidati all’esame della patente. Nel 2023, nelle Motorizzazioni di tutta Italia è stato introdotto il sistema Face recognition per procedere in modo più veloce all’identificazione del candidati all’esame di teoria della patente: è diventata obbligatoria l’installazione di due diverse postazioni di Face Recognition. Ossia il “Sistema di Accesso e Riconoscimento al Varco” e il “Sistema di Accesso e Riconoscimento all’Esame”. Prima di entrare nell’aula e prima di fare l’esame seduto alla propria postazione davanti al terminale, il volto del candidato viene visualizzato da una web cam collegata agli archivi interni: se il “cervellone” dà l’ok, si procede. Ma se il match non avviene, si paralizza tutto: la circolare dice che si può procedere con l’identificazione “classica” attraverso il documento di riconoscimento. Insomma, sì ai dispositivi di acquisizione biometrica e all’Intelligenza Artificiale, ma sino a un certo punto. Se dovete fare l’esame, portate sempre la carta d’identità: la tecnologia talvolta non vi riconosce.
I furbetti che barano con la tecnologia
Nella legge Bilancio 2025 (Legge 30/12/2024 207 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 305 del 31/12/2024), il ministero delle Infrastrutture ha ricevuto l’autorizzazione a utilizzare dispositivi utili ad analizzare e bloccare le frequenze durante i quiz. Si cerca di stanare i furbetti che barano: per garantire che gli esami teoria si svolgano regolarmente, con elevati livelli di sicurezza informatica. Per raggiungere questa finalità viene autorizzata la spesa di 4.965.000 euro per il 2025. Perché tutti questi soldi? Il governo sa benissimo che il fenomeno va stroncato in tutti i modi e a qualsiasi latitudine, a favore della sicurezza stradale e dell’equità sociale. Attenzione perché i ritrovati tecnologici sono straordinari per comunicare con l’esterno senza farsi acciuffare. Evidentemente, chi mette in piedi il raggiro teme poco le eventuali sanzioni.