Paolo Colangelo, presidente della Confederazione autoscuole, consulenti automobilistici e scuole nautiche (Confarca), attacca: esami patente stop con personale esterno, incubo attese.
Tutti in attesa: autoscuole, aziende, ragazzi che devono prendere la patente. Un inferno.
La poca lungimiranza e il voler tenere in esclusiva un servizio come gli esami pratici di guida, che di fatto non riescono ad erogare, è davvero inconcepibile. È il commento a seguito della pubblicazione della sentenza del 7 febbraio del Tar del Lazio, che di fatto ha accolto il ricorso di alcuni dipendenti e addetti degli uffici della Motorizzazione del ministero delle Infrastrutture, alcuni dei quali oggi in pensione, contro la possibilità di far fare gli esami di guida pratica anche al personale non appartenente alla Direzione Trasporti, ci spiega Colangelo.
Esami patente: e ora?
La Circolare impugnata, ricorda l’associazione, fu emanata dello stesso Capo Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale.
All’epoca fu fortemente voluta dalle parti in gioco, amministrazione pubblica e associazioni di categoria, per ovviare ad una carenza annosa di personale esaminatore altrimenti non rimediabile.
C’è una richiesta sempre maggiore di esami pratici di guida. Ma c’è anche una mancanza di concorsi o assunzioni di personale da parte del Dipartimento Trasporti. Così, non si riusce a comprendere questa presa di posizione da parte di alcuni dipendenti, dato che il personale che veniva integrato, era a supporto e non in sostituzione di quello presente.
Quale scenario per chi ha il foglio rosa
Adesso gli scenari futuri sono davvero drammatici, se non si ovvierà immediatamente a questa ennesima carenza, ci spiega Colangelo. Da anni si chiede l’ingresso di nuove figure per poter svolgere gli esami. Ci sono alcune motorizzazioni in cui si attendono anche cinque o sei mesi per potere effettuare un esame.
Come la situazione di Napoli e di tanti altri uffici provinciali sparsi sul territorio, dove questo personale ora escluso, aveva risolto parte dei problemi.
La proroga della validità del foglio rosa non risolve il problema alla base, e cioè la mancanza degli esaminatori. Serve un intervento governativo da parte del ministro competente Enrico Giovannini.
Obiettivo: sostituire questo personale che non verrà più utilizzato. C’è esasperazione, perché non si riesce più a programmare il lavoro.