Effetto Cuba: tre rischi tremendi per l’Italia piena di auto vecchie       

Ippolito Visconti Autore News Auto
L’analisi di Confcommercio Mobilità con Federmotorizzazione: c’è l’implosione del mercato dell’auto.
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Allarme effetto Cuba in Italia: tre rischi tremendi per un Paese pieno di auto vecchie. Uno: meno sicurezza stradale. Due: prezzi Rc auto più cari per via di un maggior numeri di incidenti. Tre: più inquinamento. Il presidente di Confcommercio Mobilità e Federmotorizzazione Simonpaolo Buongiardino: forte pericolo d’invecchiamento del parco circolante, bisogna invertire la rotta dopo le scelte Ue: non solo elettrico (un regalo alla Cina), ma un mix di soluzioni. “Confidiamo nell’Alleanza delle 36 regioni Ue dell’Automotive: la Lombardia ne assume con il nuovo anno la presidenza”.

Effetto Cuba Federmotorizzazione

Dicembre 2024 drammatico per l’auto in Italia

Con i risultati di questo dicembre 2024, il settore italiano dell’auto vedrà poco meno di 1,6 milioni di immatricolazioni in un anno. Dati – rileva Confcommercio Mobilità con Federmotorizzazione – che confermano l’implosione del mercato, causata dalle scelte Ue. Ossia bando termico, solo elettrico, multe alle Case troppo inquinanti. Immatricolazioni delle vetture elettriche pure (Bev): 65.000 (il 4% del mercato), in lieve calo rispetto al 2023, nonostante le incentivazioni alla domanda; anche negli altri Paesi europei la penetrazione delle macchine a batteria è lontana dagli obiettivi.

Tagli paurosi in vista 

La crisi del settore è conclamata e i dati dei produttori europei (con l’annuncio di tagli che riguardano dipendenti e fabbriche) lo dimostrano, con la prospettiva di caduta del Pil e il rischio disoccupazione. “C’è la sciagurata decisione assunta dalla Commissione europea nel 2019 – rileva Buongiardino – con l’imposizione della transizione verso l’elettrico del sistema automotive ed il divieto di vendita di vetture endotermiche nuove a partire dal 2035. Non hanno tenuto conto dello sviluppo tecnologico, del mercato e delle conseguenze sul settore. Questo ha generato il collasso della produzione automobilistica europea. Poiché le auto elettriche costano almeno il 30% in più di quelle tradizionali, l’Ue ha scavato un solco tra i cittadini ricchi e quelli meno abbienti, lasciando inoltre un enorme vantaggio competitivo alla Cina nel segmento delle vetture endotermiche economiche. La sostenibilità non può essere solo ambientale, ma, contemporaneamente sociale ed economica”.

Serve opporsi: si a biocarburanti e idrogeno

Confcommercio Mobilità con Federmotorizzazione è stata da subito l’unica voce fortemente critica: la decarbonizzazione dev’essere raggiunta con un mix di soluzioni, in funzione delle modalità di utilizzo dell’auto, a cominciare dai biocarburanti, e, grazie allo sviluppo tecnologico, dall’idrogeno. Aggiungiamo noi che – però – sui biocarburanti l’Italia è sola: l’Ue non cede.

Multe, che disastro

Per Federmotorizzazione, “la Commissione dovrà inoltre anticipare la revisione del programma di elettrificazione del sistema Automotive per congelare le multe in previsione a carico delle Case automobilistiche dal 2025”. Si parla di 15 miliardi di euro: che botta. Con ricadute sui livelli occupazionali.

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