Ecco perché in Italia le assicurazioni Rc Auto costano di più

giacomo mazzarella
Passaggio di proprietà auto soldi

Una delle statistiche più strane in Italia è quella che riguarda le assicurazioni auto. L’IVASS, cioè l’istituto di vigilanza delle assicurazioni mette in luce infatti un allarmante dato. Circa 3 milioni di automobilisti si mettono quotidianamente alla guida privi di assicurazione obbligatoria. In altri termini, circolano senza polizza RCA, ovvero la polizza responsabilità civile auto, che è quella obbligatoria per poter circolare. E chi circola in queste condizioni commette un illecito che è punito dal Codice della Strada. Ma che allo stesso tempo è pure pericoloso per chi circola così. È molti automobilisti trascurano le conseguenze a cui vanno incontro a tal punto che perseverano in questo inadempimento.

Cosa succede ad andare in giro senza assicurazione RC auto

In Italia le assicurazioni auto sono più care rispetto a molti altri paesi della UE. Uno dei motivi per cui molti molti italiani circolano in auto senza la giusta copertura assicurativa è dettato proprio da questo fattore. Troppo alto il prezzo delle polizze auto e troppo particolare il meccanismo che finisce con l’incidere sul prezzo. Infatti le polizze RC auto in Italia funzionano con il meccanismo bonus malus. Più alta è la classe di merito più si paga di assicurazione. Ogni sinistro fa aumentare di due classi la propria assicurazione e quindi fa aumentare il premio da pagare. Ogni anno trascorso senza sinistri con proprie colpe fa scendere la classe di merito e in teoria dovrebbe far scendere anche il premio da pagare. Non sempre però questo accade perché anche le assicurazioni si adeguano all’aumento del costo della vita e spesso le tariffe assicurative crescono esponenzialmente da un anno all’altro.

 

Chi non paga l’assicurazione RC auto arreca danno a chi invece paga

Meccanismo bonus malus poco equo quindi. Si tratta di quel meccanismo che è finito sul banco degli imputati e che molti vorrebbero modificare e cambiare in modo tale da renderlo meno oneroso. Ma stando sempre a ciò che si evince dai dati statistici della vigilanza assicurativa, in Italia si registra oltre che un premio medio delle assicurazioni più elevato rispetto a molti altri paesi della UE, anche la più alta percentuale di veicoli che circolano privi della minima copertura assicurativa. E le due cose secondo alcuni studi sarebbero tra loro collegate. Infatti si dice che l’evasione dal pagamento della polizza RC auto finisce con l’influire sui premi assicurativi. Pe colpa di chi non paga, pagano di più quelli “onesti”.ù

La situazione assicurativa in Italia per il mondo delle quattro ruote

Naturalmente non tutti sono “disonesti” perché c’è chi non ha soldi per poter pagare la polizza. E magari per questi soggetti l’auto è una necessità. Anche per le assicurazioni di può parlare benissimo di evasione per necessità. La crisi di questi ultimi anni ha senza dubbio aumentato la dose e la percentuale di questa evasione. Durante un convegno chiamato “Experience ratings in insurance markets: Theory and Evidence”, l’argomento RC auto è stato largamente approfondito. Ed è stato Luigi Federico Signorini, presidente dell’istituto di vigilanza a parlare di grave problema. Un conducente privo di assicurazione può essere sanzionato perfino con la confisca del veicolo. In effetti parliamo di una auto che non ha i requisiti minimi per poter circolare.

Tutti i rischi di un comportamento illecito e pericoloso

Ma c’è dell’altro. Oltre a sanzioni da parte delle Forze dell’ordine, il trasgressore rischia seriamente di causare un disastro nel momento in cui si rende responsabile di un sinistro con colpa. Senza assicurazione dovrebbe essere il conducente “illegale” a risarcire i danneggiati. E di tasca propria. La normativa vigente però concede una salvaguardia alle possibili vittime di un comportamento illecito colme lo è il circolare senza assicurazione. C’è il fondo vittime della strada. Il conducente privo di assicurazione è equiparato ad un soggetto che causa un sinistro ma fugge via. Infatti la vittima deve rivolgersi al fondo per avere il risarcimento. Ma il fondo vittime della strada è finanziato da un prelievo sulle polizze di chi le paga. È il 2,5% la percentuale di prelievo applicata sui premi delle polizze Rc Auto che finisce col finanziare il fondo.

L’assicurazione RC auto non è una tassa

Come si legge sul sito “VirgilioMotori.it“ il rapporto premio evaso con l’aumento delle tariffe è evidente. “I danni causati dai conducenti non assicurati e insolventi sono coperti da un fondo di solidarietà pagato dagli assicuratori”, questo è ciò che ha spiegato Signorini durante la kermesse. Il tristemente noto fenomeno dell’evasione dal pagamento del premio assicurativo, si abbatte sull’intero sistema, anche su quei conducenti rispettosi della legge e ligi al dovere di pagare la polizza. Che spesso viene trattata alla stregua del bollo auto, ma che invece, come abbiamo visto, non è una tassa, ma un servizio offerto dalla compagnia assicurativa. Il servizio è la copertura assicurativa che si ottiene dietro versamento del premio.

Cosa significa essere assicurati

Se qualcuno ha dei dubbi sulla fine che fanno i soldi pagati per il bollo auto, non deve averli per l’assicurazione. Basti pensare che la polizza, che prima era un foglio di carta con contrassegno da esporre sul parabrezza, e adesso è tutta digitale, permette di avere la copertura per danni superiori al milione di euro. Considerarlo un servizio deve essere la prassi. Pagando il premio, anche se salato, la compagnia copre danni enormi assumendosi un rischio notevole. E per la tranquillità oltre che dei terzi coperti dalla RCA, anche del guidatore, dovrebbe essere il principale punto di partenza quando si guida l’auto. Alla pari del controllo dello stato di salute del veicolo, per evitare rischi e pericoli.

 

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